Sarà presto tempo di scelte in casa Inter. Il mercato si avvicina e la vittoria col Milan non ha distolto l'attenzione dalle lacune di rosa che dovranno essere colmate. Ora la palla passa alla dirigenza e a Mazzarri. Thohir è stato chiaro, serve un bilanciamento tra entrate ed uscite, a gennaio non ci sarà un vero e proprio budget. In sostanza, si compra solo reinvestendo gli incassi delle cessioni.

Discorso diverso si avrà a giugno, quando qualche contratto oneroso verrà meno, come quello del Principe Milito o di Javier Zanetti (per ora più probabile un ritiro, ma sarà il capitano a decidere il futuro). Poi Samuel dovrebbe lasciare, come Chivu, per cui non è escluso un addio anticipato a gennaio, vista la lenta riabilitazione dall'infortunio. Tutti fondi da reinvestire sul mercato, magari su giovani con ingaggi più bassi.

Ma a gennaio qualcosa verrà fatto, fanno sapere da Corso Vittorio Emanule, e si cercherà di accontentare le necessità del mister. I desideri di Mazzarri sono chiari e in ordine: un attaccante (una seconda punta abile ad agire al fianco di Palacio), un esterno di sinistra e un centrocampista. La chiave per fare cassa resta Fredy Guarin (più di Ranocchia, difficile da sostituire nella sessione invernale). Il colombiano non ha chiesto la cessione, ma si aspetta da inizio stagione un rinnovo che non è arrivato. La trattativa col Chelsea, nonostante le voci di frenata, è in stato avanzato, manca qualcosa per trovare l'accordo tra cub, ma il giocatore non dovrebbe opporsi alla destinazione londinese. L'acquisto dei 20 Ipad da regalare ai compagni è unchiaro segnale del prossimo addio. La verità è che anche in questo caso l'ultima parola la avrà Mazzarri, che il colombiano sta provando a mettere in difficoltà a suon di gol, assist e prestazioni mai viste in nerazzurro. Forse troppo tardi, così pare.

Al suo posto un attaccante. Circolano tanti nomi, quello di Lavezzi sembra essere il preferito. Thohir ha incontrato il Psg, ufficialmente per altri affari, ma una parola sul Pocho sarà scappata. L'affare è difficile, perché i parigini non vogliono privarsene per poco. L'alternativa Lucas stuzzica una parte della società, ma chiaramente non sarebbe il preferito del tecnico.

Prima di andare su un esterno si dovrà cedere Pereira, restio a lasciare Milano. I sondaggi alla Russia per ora non hanno portato a offerte concrete. In Bundesliga l'uruguaiano piace, ma le cifre richieste dall'Inter (circa 8 milioni) spaventano tutti. Possibile che i nerazzurri abbassino le pretese, ma per ora tutto tace e le offerte tardano ad arrivare. In caso di uscita, perso D'Ambrosio, si andrà su uno dei nomi seguiti dalla dirigenza, senza che per adesso ci sia un vero favorito. Il ritornello è sempre quello. "Prima si cede, poi…".

Infine capitolo centrocampo. Nainggolan sembra solo una suggestione, le cifre sono alte e la concorrenza non manca. Cellino manda messaggi alle contendenti, accetta contropartite e di cedere la metà, ma la valutazione dovrebbe essere più alta di 7 milioni, voce che circola ora. Niente Bardi nella trattativa, l'Inter non lo a voluto cedere in estate e non ci pensa minimamente ora. Tutto dipenderà dalle uscite di Mudingayi e Kuzmanovic, che ha fatto sapere di voler restare ed ha ammiratori in Premier e Bndesliga. La sensazione è che si proverà, nel caso, a trovare un affare low cost, rimandando a giugno la decisione su un eventuale investimento. Fernando del Porto piace da tempo, ha contratto in scadenza e un tentativo verrà fatto. Anche qui la concorrenza non manca ed i nerazzurri non partono in prima fila.

Il mercato è alle porte. L'Inter aspetta offerte per gli innesti, in attesa di giugno. Le idee ci sono, come la voglia di accontentare Mazzarri per puntare alla Champions, obiettivo di cui nessuno parla, ma il trampolino di lancio giusto per il nuovo corso Thohir.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 24 dicembre 2013 alle 14:58
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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