Parlate, parlate. Lo mima Lautaro Martinez in campo, lo ribadisce Antonio Conte nel post partita: quest’Inter non vuole mollare e rivendica un ruolo da protagonista nel calcio italiano. Perché se l’Atalanta ha chiamato, l’Inter risponde: 3 punti importanti contro il Napoli, non tanto per la posta in palio quanto per come sono arrivati. Al termine di un ciclo di partite estenuante, con in ballo il secondo posto e la possibilità di prepararsi al meglio per l’Europa League.

E soprattutto perché Lautaro Martinez, nella sgroppata al 75’, può essersi tolto di dosso tanti di quei fantasmi che per lui potrebbe iniziare una nuova stagione. La sua esultanza rabbiosa è sintomatica del fatto che ne ha avuto abbastanza delle voci delle ultime settimane: il campo è stato giudice, talvolta impietoso, ma è l’unico che può parlare. Ed è per questo che la rete da campione segnata dal Toro vale triplo, per l’Inter. Un nuovo inizio, per dimenticare i rimpianti di quest’annata e proiettarsi in un futuro migliore. 

CHIACCHIERE - In questo momento storico ogni tipo di insinuazione è ben accetta: da Lionel Messi accostato all’Inter, a una serie di giocatori (se non l’allenatore) pronti a lasciare Appiano Gentile. Ad Antonio Conte piace far parlare i fatti e 79 punti alla penultima giornata era un risultato che non si vedeva esattamente da dieci anni.

L’Inter continua ad avere la miglior difesa del campionato e anche contro il Napoli ha dimostrato di saper soffrire: contro una squadra più talentuosa, ha sofferto il centrocampo partenopeo ma ha saputo colpire nel momento adatto. Prima D’Ambrosio, poi il Toro: una doppietta che spezza le gambe agli avversari e issa i nerazzurri al secondo posto, ricacciando indietro l’Atalanta. È una corsa a tre, con la Lazio che ha ancora la possibilità di rimanere in scia alle altre due: le gare contro Brescia e proprio Napoli scriveranno le ultime pagine di questo thriller. 

OPERAIA - L’Inter è una squadra che si rispecchia nel carattere dei suoi senatori. Conte ha voluto Lukaku e il belga ha risposto presente: anche nelle serate in cui non segna, produce una mole di lavoro esagerata per la squadra.

Movimenti spalle alla porta, sponde, tagli e un’altra infinità di piccole cose che rendono il valore del Nove interista incommensurabile per la sua squadra. Si è parlato tanto della crisi del gol di Lautaro e Lukaku, ma la verità è che se il Toro ha avuto un momento di appannamento, Big Rom nel post lockdown ha rappresentato l’ancora cui l’Inter si è appigliata nel momento del bisogno.

Ora che sta per iniziare l’Europa League, Lukaku è pronto a giocarsi tutte le sue carte per risultare determinante. Le sue caratteristiche si esaltano nelle notti europee, come testimoniano le partite contro lo Slavia Praga o contro il PSG, nella rimonta che il Manchester United inflisse al PSG la scorsa stagione, con una squadra infarcita di giocatori della Primavera… che finì con doppietta di Lukaku a ribaltare il risultato dell’andata. Notti importanti per grandi campioni: sarà questo il motto della campagna europea dell’Inter? Conte si augura di sì.

ULTIMO ATTO - Nell’attesa di capire se l’Inter si guadagnerà l’accesso alle final eight di Europa League, sabato a Bergamo la squadra di Conte si gioca il secondo posto in Serie A. Così in alto, l’Inter non arriva dal 2011 quando la rimonta Scudetto di Leonardo franò nel derby di ritorno, vinto dal Milan di Allegri. Non sarà la gara contro l’Atalanta a sancire chi è la vera anti-Juventus, perché le variabili sono moltissime. Ma la Dea ha un occhio ai quarti di Champions League, quando affronterà il PSG. 

L’Inter, d’altro canto, deve continuare il suo percorso di crescita, non abbassando il livello di guardia nelle partite più importanti: ecco perché Conte si trova di fronte a diversi approcci, nella gara di sabato. Sicuramente il tecnico nerazzurro terrà conto del ritorno in Europa previsto per la sera del 5 agosto, ma la voglia di affermarsi anche in questo scontro diretto non è da sottovalutare. 

Appuntamento per l’ultimo atto della Serie A, con l’Inter che dopo aver compiuto passi falsi fatali nella corsa all’obiettivo grosso vuole chiudere sl meglio delle proprie possibilità quest’assurda campagna di Serie A. Per mettere un punto esclamativo lì dove molti aggiungono punti di domanda, dubbi e potenziali crisi. Perché Antonio Conte lo sa, e la sua squadra lo sta imparando: vincere non solo aiuta a vincere, ma crea un ambiente diverso. Pronto a tutto. 

VIDEO - LAUTARO SMENTISCE ANCHE TRAMONTANA, CHE GOL DI MARTINEZ

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 29 luglio 2020 alle 08:15
Autore: Marco Lo Prato / Twitter: @marcoloprato
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