A mente fredda il pareggio di ieri potrebbe essere accolto anche con un po’ di sano ottimismo. Dopotutto l’Inter di Mourinho, almeno quella che si è presentata ai nastri di partenza della nuova stagione, è solo all’inizio e sta cercando di apprendere una filosofia di gioco che le era sconosciuta. Senza dimenticare che a San Siro c’era in campo contemporaneamente cinque nuovi arrivi, che hanno bisogno di tempo per integrarsi e comporre finalmente una ‘squadra’ che prescinda dalle individualità. Incontrare il Rubin Kazan o la Dinamo Kiev sarebbe stato di certo più semplice, forse questa sfida contro i Campioni d’Europa è arrivata troppo presto. Poco male, il pareggio non è un risultato da gettare via, da rivedere è però l’atteggiamento di una squadra che sul rettangolo di gioco, nonostante l’esperienza dei singoli, è sembrata troppo impaurita di fronte a un avversario ipervalutato. Chiaro, il Barcellona gioca un bel calcio, ma nessuno è invincibile e se l’Inter vuole essere considerata nel novero delle big d’Europa deve giocarsela sempre, evitando di badare sempre e solo al sodo rinunciando a volte al calcio giocato. Praticità sì, ma non a tutti i costi.

Nessuno avrebbe preferito una sconfitta maturata al termine di un match ben giocato, sia ben chiaro, meglio portare a casa un punto. Un k.o. interno avrebb infatti avuto ripercussioni psicologiche non di poco conto sul cammino internazionale dell’Inter. Mourinho evidentemente ha interpretato così l’incontro di Champions League e, pur non essendo così soddisfatti come lui ha ammesso di esserlo a fine gara, i tifosi possono comunque guardare avanti con ottimismo. In altri tempi questa partita l’Inter l’avrebbe persa, magari giocando meglio, ma alla fine è il risultato quello che conta, come sempre. Per il bel gioco c’è tempo, intanto è possibile gioire per una prestazione difensiva encomiabile, grazie ai due centrali insuperabili (Samuel sontuoso) e al lavoro del centrocampo e degli esterni. Una buona base di partenza per costruire le prossime vittorie. L’ottimismo non deve però essere scalfito dal giudizio della stampa estera. Se quella spagnola esalta la prestazione del Barcellona, quella francese (L’Equipe) definisce il match di ieri “summit della noia”, con un “Barcellona scintillante che almeno ha tentato di produrre un po’ di gioco” e per l’Inter solo un “deserto” sul piano delle opportunità da gol. Il quotidiano francese si permette anche una sorta di consiglio allo Special One: “Se la squadra di Mourinho vuole andare avanti in Champions dovrà mostrare ben altro”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 17 settembre 2009 alle 11:24
Autore: Fabio Costantino
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