Altro successo nerazzurro, stavolta contro la diretta concorrente Lazio. Una partita durissima per i ragazzi di Ranieri, sia per l'avversario, sia per il campo (di patate). Settimo successo consecutivo in campionato, una lunga striscia positiva che non può davvero essere casuale. Sneijder illumina nella ripresa, in cui Ranieri mette in mostra la sua duttilità espressa in conferenza stampa e torna al rombo. Poi ancora 4-4-1-1 per congelare il match e portare a casa 3 punti di platino.

CHIVU E YUTO NEL 4-4-2. Claudio Ranieri non cambia modulo e si affida alle certezze consolidate in questa striscia positiva di vittorie. Senza Thiago Motta squalificato, il tecnico nerazzurro sceglie Zanetti in mezzo, spostando a centrocampo Nagatomo e riconsegnando a Chivu una maglia da titolare come terzino sinistro. Nella Lazio, Edy Reja recupera tutti, come pronosticato ampiamente, e si schiera con un offensivo rombo di centrocampo. Hernanes si piazza dietro Klose e Rocchi.

DIAS RISCHIA IL ROSSO. Uno dei reintegri in extremis è André Dias e proprio il brasiliano si rende protagonista al 2' di un brutto gesto ai danni di Pazzini: giallo, anche se la sanzione poteva essere più grave. Il terreno di gioco è in pessime condizioni e giocare palla a terra è un'impresa degna dei miti greci. Al 9' un filtrante di Maicon imbecca ottimamente Pazzini, fermato dalla bandierina di Manganelli: l'off-side non c'è. Peccato. Poi si vede Alvarez: mancino dal limite e palla alta davvero di poco. Ma le zolle rendono incredibilmente difficile giocare a calcio e allora anche il passaggio più banale diventa difficoltoso.

ROCCHI, PALO E GOL. La Lazio comincia a prendere le misure a un'Inter lenta e prevedibile, che va al ritmo di Alvarez. E così, senza strafare, la squadra di Reja costruisce le premesse per arrivare in porta. Rocchi è favorito da un erroraccio di Lucio e si presenta solo dinanzi a Julio Cesar: palla sul palo proprio grazie al recupero provvidenziale del brasiliano. Poi è Ledesma, dalla distanza, a concludere a alto. E proprio sull'asse Ledesma-Rocchi giunge il vantaggio ospite: l'argentino innesca in profondità la punta che in diagonale fulmina Lucio e Julio Cesar.

SEMPRE MILITO. L'Inter fatica a destarsi dal torpore: troppo pesante l'assenza di Thiago Motta, vero faro della manovra offensiva nerazzurra. Nagatomo costringe comunque all'uscita affannosa Marchetti dopo un lancio di Alvarez, che continua ad alternare buone cose a pessime scelte. In questa continua alternanza, l'ex Velez dialoga ottimamente con Milito appena dentro l'area: l'uno-due si rivela vincente e il Principe piega le mani a Marchetti in diagonale, firmando l'1-1 che manda le squadre negli spogliatoi.

DENTRO WES-OBI E PAZZINI INSACCA. Ranieri cambia nell'intervallo. In campo Sneijder e Obi per Chivu e Alvarez: ecco il rombo. Fuori anche Hernanes, in campo Matuzalem. Wesley si vede subito al minuto 11: cross per Pazzini, stacco imperioso, ma traiettoria centrale. La gara resta imballata, le squadre faticano tantissimo e gli errori si moltiplicano. Finché Lucio, di testa, trova un insperato assist per Pazzini: lob su Marchetti in uscita e raddoppio nerazzurra. Ma passano due minuti e Julio Cesar deve salvare il risultato su Klose dopo un errore in disimpegno: brividi. Reja, a questo punto, mette Konko per Gonzalez.

SNEIJDER ILLUMINA. Al minuto 22' ancora Inter, ancora Sneijder: rasoiata improvvisa dalla lunga distanza e Marchetti si salva in corner. Il numero 10 nerazzurro sale in cattedra: assist, tiri, recupero palla. Fuori Milito, dentro Faraoni: Ranieri, in vantaggio, ristabilisce il 4-4-2, con Sneijder alle spalle di Pazzini. Intanto, una punizione dell'olandese mette i brividi a Marchetti. Altro cambio per Reja: fuori Zauri, dentro Cissé. E proprio il francese, un po' per caso, rischia di battere indisturbato a rete, ma liscia la sfera.

LA LAZIO PREME, L'INTER TIENE E SONO 7. La Lazio prova a cercare la strada del pari ma l'Inter tiene bene dietro. Il 4-3-3 di Reja è indirizzato a una pressione continua, ma l'accorto schieramento nerazzurro si oppone con bravura e senza lasciare spazi. Nel primo dei tre minuti di recupero ancora Ledesma vuole pescare il jolly dalla lunga distanza: la palla sorvola la traversa di Julio Cesar. Poi più nulla, perché i nerazzurri finalmente congelano la palla e sono altri tre punti, che a questo punto diventa devastante.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 22 gennaio 2012 alle 22:41
Autore: Alessandro Cavasinni
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