La stagione è in pieno divenire, ma giugno non è lontano... perché il mercato non si ferma mai e sicuramente le società hanno già oggi le idee molto chiare circa i movimenti che animeranno la prossima estate. Inter compresa, ovviamente. Anzi, probabilmente Erick Thohir sarà in pole position, a maggior ragione se il prossimo anno tra 'Giuseppe Meazza' ed Europa i nerazzurri ascolteranno la musichetta della Champions League, obiettivo principale che decreterà la mole e l'importanza delle trattative che il direttore tecnico Piero Ausilio andrà ad affrontare. Campo, quindi, prima di tutto, con una corsa al terzo posto che non è utopia, almeno fino a quando la matematica lo permetterà, e soprattutto un'Europa League che via via assumerà importanza sempre più grande in ottica ex Coppa dei Campioni. Dopo aver fatto questa premessa, quali sono i reparti in cui Roberto Mancini proverà ad alzare il livello e quali in cui, probabilmente, si andrà a sostituire quei giocatori in partenza?

In porta non è ancora certo il futuro di Samir Handanovic, ma il livello del giocatore (top player del ruolo, considerando che la concorrenza sta avendo alcune difficoltà con i soli Manuel Neuer Thibaut Nicolas Marc Courtois 'fuori concorso') e le poche possibilità vantaggiose sotto l'aspetto economico e tecnico probabilmente consiglieranno alla società di tenere il classe '84 di Lubiana. In difesa verso l'addio Nemanja Vidić, soprattutto dopo gli screzi con coach Mancini, e il conseguente arrivo di Jeison Fabián Murillo Cerón dal Granada. Andrea Ranocchia sarà confermato (anche se nel calcio nulla è impossibile e può essere considerato sorprendente), al pari di Juan Jesus, ma in questo caso attenzioni a eventuali offerte super che potrebbero far vacillare ET. Tale scenario resta comunque remoto, in quanto il 5 nerazzurro sarà uno dei cardini dell'Inter del futuro. Verso i saluti anche Hugo Armando Campagnaro e Jonathan, mentre Dodò, Davide Santon e Danilo D'Ambrosio saranno gli elementi che comporranno il pacchetto esterno. Attenzione al futuro di Yuto Nagatomo: con un ex Bambino così in forma, con il rientro dell'ex Torino e con la speranza di vedere il brasiliano di inizio stagione, non è da escludere che il classe '86 di Saijo possa essere uno degli esuberi nel ruolo. Da non scartare un acquisto a parametro zero (Glen McLeod Johnson in scadenza con il Liverpool sarebbe l'ideale). Il futuro di Marco Andreolli, infine, potrebbe essere altrove: giusto giocare con maggior continuità, il giocatore se lo meriterebbe.

Capitolo centrocampo. Il sogno, e non è un mistero, resta Gnegneri Yaya Touré e con il pressing del Mancio nulla sarà impossibile per il Biscione, anche se - come detto in apertura - la Champions League sarà alleata decisiva per il buon esito di questo corteggiamento. Nazionale ivoriano di Bouaké che sarebbe affiancato dal confermatissimo Marcelo Brozovic, gradita sorpresa di queste settimane, con Gary Medel prima, validissima alternativa soprattutto in match particolari dove la sua corsa sarebbe estremamente utile ai compagni. Da valutare la posizione di Hernanes, soprattutto se la stagione dovesse proseguire con poche luci e molte ombre: ex Lazio addio ed entrata importante? Non impossibile. Come l'addio di Zdravko Kuzmanović che con l'aumento degli effettivi sarebbe probabilmente di troppo in questa squadra, nonostante il suo apporto sia mancato raramente. Discorso (e verrebbe da dire 'finalmente') differente per Fredy Alejandro Guarín Vásquez. Se la stagione proseguisse con queste prestazioni, con questa voglia e attaccamento alla causa sarà uno degli uomini dai quali ripartire, senza dubbio. Al pari di Mateo Kovacic, elemento su cui l'Inter punta forte per il futuro.

In attacco, invece, tantissimo dipenderà dalla scelta che farà la società circa il futuro di Mauro Emanuel Icardi. Il bomber di Rosario in questa stagione sta dimostrando di poter diventare un top player assoluto nel giro di pochissimo tempo, i gol e i numeri sono dalla sua parte e, sicuramente, qualora il club decidesse di rinunciare proprio a lui le pretendenti (e le offerte) non mancherebbero. Sembra quindi proprio il classe '93 di Rosario l'indiziato principale a lasciare Appiano Gentile, soprattutto - si ribadisce il concetto - se la prossima stagione la Champions League non vedesse i colori nerazzurri protagonisti. Rodrigo Palacio rimarrà, magari con un minutaggio differente ma con la speranza che la condizione fisica che in questa stagione lo sta frenando possa essere alleata e non nemica, mentre il futuro di Lukas Josef Podolski dipenderà solamente... da sé stesso. Il club di Corso Vittorio Emanuele vanta un diritto di riscatto che, se l'annata finisse oggi, difficilmente sarebbe esercitato. Prestazioni, numeri, assist e qualche gol: Poldi è alla ricerca di tutto questo per meritarsi una maglia anche per la prossima stagione.

Insieme al Trenza e a Xherdan Shaqiri (già oggi decisivo), chissà che non possa trovare sempre più spazio il baby George Pușcaș, verso il quale Mancini nutre grandi speranze. Con Federico Bonazzoli alla Sampdoria, conti alla mano sarebbero tre i confermati sicuri in attacco, ma con l'ipotetica partenza di Maurito occorrerebbe l'arrivo di un big nel ruolo: presto per fare nomi precisi, ma chissà che l'obiettivo Edin Dzeko non possa concretizzarsi con qualche anno di ritardo. In alternativa attenzione a Mattia Destro, mentre il sogno assoluto potrebbe essere - perché no - proprio lui, un giocatore che a fine stagione non si opporrebbe a salutare Tour Eiffel e Paris Saint Germain: Edinson Roberto Cavani. Difficilissimo, ma con Champions League garantita e il Mancio in panca nulla è da escludere... In ogni caso, ora testa al campo, perché l'Inter formato 2014-2015 ha ancora tanto da fare e tutti i sogni, i traguardi, sia di campo che di mercato, passeranno obbligatoriamente da quello che la squadra sarà in grado di mostrare in questa seconda parte di stagione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 21 febbraio 2015 alle 11:44
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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