Giovedì notte a Santiago del Cile è maturata la vendetta sportiva dell'Argentina, che ha in parte riscattato la sconfitta nella finale di Copa America vincendo contro la nazionale cilena per 2-1, in un match valevole per le qualificazioni a Russia 2018. Una vittoria preziosa nella corsa sudamericana al prossimo Mondiale, firmata da Angel Di Maria e Gabriel Mercado che hanno ribaltato il vantaggio della Roja a cura di Felipe Gutierrez. In campo, nell'Albiceleste, anche Ever Banega, prossimo rinforzo estivo dell'Inter a costo zero, una volta versata nelle casse del Siviglia la penale che inficerà la clausola di rinnovo automatico del contratto con gli andalusi.

TREQUARTISTA DOC - Prestazione sufficiente per el Tanguito, che nei 73' minuti disputati prima della sostituzione con Fernandez ha agito a ridosso delle punte, coperto alle spalle da Matias Kranevitter e Lucas Biglia. In una posizione così avanzata, Banega è riuscito anche a servire nel cuore dell'area cilena l'assist per il momentaneo 1-1 di Di Maria. Decisivo, dunque, il numero 19 dell'Argentina, come gli è capitato spesso nella stagione in corso con la maglia del Siviglia in cui il tecnico Unai Emery lo ha proposto in posizione più avanzata rispetto alla stagione scorsa e a quelle precedenti con il Valencia. Una sorta di evoluzione tattica per colui che doveva essere l'erede di Fernando Redondo, classico regista davanti alla difesa, e che oggi si muove più a ridosso dell'area avversaria. Una versatilità che farà la gioia di Roberto Mancini, alla ricerca di un elemento che abbinasse esperienza, intelligenza tattica e qualità tecnica.

EVOLUZIONE TATTICA - Considerando le ultime tre annate, appare evidente come el Tanguito abbia trovato nella posizione di trequartista il terreno ideale per le sue caratteristiche. In questa stagione Emery lo ha proposto ben 29 volte a ridosso di Kevin Gameiro, ottenendo in cambio 8 gol e 4 assist. In una sola occasione l'argentino è stato schierato in una zona più arretrata, da centrocampista centrale, andando comunque a segno. Sempre con la maglia del Siviglia, nella stagione 2014/15, l'ex Boca Juniors è stato proposto su tutta la spina dorsale del centrocampo: 20 presenze da trequartista (1 gol e 2 assist), 16 da centrocampista centrale (1 gol) e 5 da mediano davanti alla difesa. Riavvolgendo ulteriormente il nastro, prima di trasferirsi in Andalusia, nel 2013/14 tra Valencia e Newell's Old Boys (dove ha giocato da gennaio a giugno 2014 in prestito) Ever Banega ha disputato 21 partite da trequartista (1 rete e 2 assist), 6 da centrocampista centrale (1 gol e 1 assist) e 5 da mediano (5 assist). Riassumendo, è evidente l'avanzamento negli anni della posizione di competenza del classe 1988 di Rosario, con conseguente aumento della produzione offensiva, quest'anno ai massimi livelli.

LA NUOVA INTER - Viene pertanto da chiedersi cosa abbia in mente per lui Roberto Mancini, che ama i calciatori duttili e soprattutto dotati tecnicamente. Nell'Inter attuale un profilo del genere manca, visto che i centrocampisti in rosa hanno dei ruoli ben definiti e, a parte Marcelo Brozovic, nessuno spicca per qualità tecniche. Se l'allenatore volesse insistere, come sembra, nel 4-2-3-1 che aveva in mente originariamente, el Tanguito potrebbe essere il collante tra centrocampo e attacco così come oggi al Siviglia e ieri notte in nazionale. Proprio ciò che faceva Ivan Rakitic, del quale ha raccolto l'eredità, con i rojiblancos prima della cessione al Barcellona. Curiosità significativa: alle spalle del croato agiva una coppia di mediani che a Milano conoscono: Geoffrey Kondogbia e Gary Medel. Il nuovo puzzle nerazzurro si sta rivelando...

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 28 marzo 2016 alle 21:50
Autore: Redazione FcInterNews.it
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