Leggo con apprensione la notizia di mercato che riguarderebbe l'acquisto di Milito da parte dell'Inter. No, non è colpa del bomber argentino, fantastico finalizzatore dell'area di rigore, ma mi preoccupa la strategia della società. Per arrivare al "Principe", sarebbe sacrificato Robert Acquafresca, bomber del Cagliari ma di proprietà nerazzurra. Non in prestito o in comproprietà, ma addirittura verrebbe ceduto l'intero cartellino. Grande sbaglio, simile a quei mastodontici errori di nome Pirlo o Roberto Carlos, perchè il giovane attaccante dell'Under 21 non solo è il prototipo dell'attaccante del futuro, ma ha delle caratteristiche tecniche che nessuno nella rosa dell'Inter possiede. Inoltre, ha un grande fiuto del gol e sta già capendo i movimenti di Balotelli, visto che nella baby Nazionale azzurra di Casiraghi i due giocano spesso titolari. Mi chiedo, perché mai si debba sacrificare un ragazzo promettentissimo dell'87 per un calciatore, seppur di valore, ma che ha già 30 anni. Anche perchè sulle condizioni fisiche dell'argentino ci sono molti dubbi, soprattutto valutando gli ultimi mesi in maglia rossoblù.

Se la società vuol prendere Milito lo faccia solo con cash, e non inserendo nell'affare il ragazzo ex Primavera del Torino, che tanto bene sta facendo e ha fatto con la squadra sarda. Tra l'altro Josè Mourinho è un estimatore del bomber nativo di Torino, lodato in più di una circostanza, un giocatore che potrebbe rappresentare il futuro dell'Inter e della Nazionale italiana, come più volte segnalato dagli addetti ai lavori. E allora perchè rischiare di mangiarsi le mani in un futuro non troppo lontano? In fondo penso che molti tifosi nerazzurri preferirebbero rinunciare (seppur con qualche magone) all'acquisto dell'argentino, pur di tenere in squadra Robert. Cari dirigenti, caro presidente, pensiamoci bene, Acquafresca può rappresentare il presente e il futuro, mentre Milito solo il presente...

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 01 maggio 2009 alle 11:58
Autore: Claudio Ruggieri
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