"Posso fare meglio però sono giovane e di fronte a me ho tempo per dimostrare quello che valgo". Geoffrey Kondogbia ha le idee chiare e lo dimostra anche nell'intervista esclusiva rilasciata al Corriere dello Sport. "I 38 milioni? Questa è una situazione che conosco e che ho già provato: a 21 anni sono passato al Monaco per 20 milioni e quindi a luglio sapevo a cosa sarei andato incontro. Psicologicamente non mi sono mai fatto condizionare". 
 
Che differenze ha trovato tra la Serie A, la Ligue 1 e la Liga? 
"Ogni campionato ha il suo gioco. La Serie A è il torneo più tattico, ma la testa va usata anche in Spagna e in Francia". 
  
Che impressione le ha fatto Mancini? 
"E’ un allenatore che mi ha dato molta fiducia, colui che mi ha convinto a venire all’Inter. Voglio far bene per sdebitarmi". 
 
Il Mancio vuole trasformarla nel nuovo Yaya Touré. E’ un paragone che le piace? 
"Molto, ma adesso sta a me difendere, attaccare e segnare come Touré. Le caratteristiche le ho. Adesso però devo lavorare e migliorare perché ho solo 23 anni. Io e l'ivoriano compagni all'Inter il prossimo anno? Sarebbe bello, un vero sogno". 
 
Visto l’inizio difficile di 2016 e qualche panchina che ha fatto, non si è pentito di aver detto di no al Milan per firmare con l’Inter? 
"La classifica risponde per me... Rifarei la stessa scelta, una decisione naturale alla quale non ho neppure pensato". 
 
Cosa è mancato all’Inter in questa stagione per centrare la Champions? 
"Matematicamente non è ancora finita e dobbiamo continuare a credere nelle nostre chance di finire terzi. Peccato aver lasciato per strada punti che non dovevamo perdere: abbiamo pagato a caro prezzo gli errori". 
 
Capitolo Europei. Ultimamente lei non è più stato convocato, crede ancora a una chiamata di Deschamps? 
"Per le ultime due amichevoli ero infortunato, ma non so se è per questo il motivo della non convocazione. Non è un problema non essere convocato quando so che non lo merito. E per il momento non ho fatto abbastanza per andare agli Europei".  
 
Pensa che la prossima stagione l’Inter possa lottare fino a maggio, e non solo fino a gennaio, per lo scudetto? 
"Quando guardo la nostra squadra noto che non ci manca niente per vincere il titolo: abbiamo forza, qualità e un bel gruppo di giovani. Forse ci servono solo un po’ più di esperienza e di furbizia". 
 
Anche quest’anno il tricolore andrà alla Juve? 
"Nel calcio non si sa mai, ma ha un bel vantaggio". 
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 07 aprile 2016 alle 08:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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