Lunga intervista alla vigilia di Natale per Simone Inzaghi, pubblicata oggi dalla Gazzetta dello Sport. Qualche anticipazione era già arrivata nella serata di ieri, oggi il quotidiano pubblica la versione completa.

Si parte con la rimonta effettuata ai danni di Milan e Napoli. "Ero sereno anche a ottobre, anche quando dalla vetta eravamo distanti. Dirò di più: ci credevamo già da luglio, dal giorno del primo allenamento. Ora fa comodo a tanti dre che siamo i favoriti, che siamo una corazzata. Ma io lo sapevo già allora che avremmo potuto far bene. La vittoria sul Napoli? Ha dato grande consapevolezza, ma per quel che vedevo in allenamento, anche se fosse finita 3-3 non sarebbe cambiato molto. La strada era tracciata. Milan e Napoli sono quelle che hanno cambiato meno. Ma nella corsa scudetto metto dentro anche l’Atalanta e la Juve. Un avversario da tenere in considerazione. Questo è un campionato imprevedibile. Siamo a buon punto, ma quel che abbiamo fatto fin qui dev’essere solo uno stimolo per ricominciare a mille dopo la sosta". Secondo Inzaghi una svolta importante è arrivata dopo la caduta contro la Lazio. "L’ho capito in questi anni, dopo una sconfitta a volte si esce più forti. Abbiamo lavorato tantissimo sulle marcature preventive, nel mantenere la squadra corta, sulle catene".

Nel tour de force di gennaio e febbraio, il culmine sarà la Champions, avversario il Liverpool. "Nella mia testa era al primo posto tra le squadre da evitare, insieme al City. Sarà durissima, ma anche una sfida bellissima da giocare. Queste squadre ti danno sempre l’idea che tu possa giocartela, che gli puoi far gol. E invece ti puniscono. Ma noi ci arriveremo pronti".

Già ora la squadra è in un ottimo stato di forma. Grazie al contributo di tutti, seconde linee comprese. "Se devo dire uno nome, rispondo Ranocchia. Ma è un discorso che riguarda anche altri. Allenando Gagliardini ho capito perché ha trovato tanto spazio con Spalletti prima e con Conte poi. Quando mi giro in panchina, posso scegliere a occhi chiusi".

Si parla anche di mercato, quello dell'estate scorsa e quello del gennaio che verrà. "Quando abbiamo capito che Lukaku sarebbe partito, la sera stessa ho parlato con Marotta e Ausilio e ho fatto loro il nome di Dzeko. Mi hanno risposto “con noi sfondi una porta aperta, da tempo vogliamo portarlo qui”. Gennaio? La scorsa estate il primo obiettivo era mettere in sicurezza il club, ora dobbiamo cercare di vedere qualcosa. Tutte le squadre si rinforzano, in fondo. La mia priorità sarebbe mantenere tutti. Vediamo con Satriano, gli altri quattro attaccanti vorrei tenerli tutti, poi bisogna capire in mezzo o sugli esterni se possiamo trovare come migliorarci. E magari capire se qualche giocatore che dopo queste prime 25 partie ha giocato meno, ora si sente stretto. Nandez?È un giocatore interessante, un profilo duttile, potrebbe andare bene. Non voglio parlare di nomi, la società è vigile. Se ci sarà l’occasione, sarà giusto coglierla. I rinnovi? Innanzitutto Brozo deve sbrigarsi a firmare! In campo è un giocatore straordinario, sta facendo da anni le fortune dell’Inter". Stesso discorso per la firma di Perisic. "Speriamo presto", risponde il tecnico.

In ultimo il rapporto con il presidente Zhang. "Ogni settimana ci sentiamo via messaggio. Non è qui con noi fisicamente, ma lo sento molto vicino alla famiglia Inter, abbiamo un grande rapporto”
Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 24 dicembre 2021 alle 08:30
Autore: Redazione FcInterNews
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