I timori della vigilia, provocati anche dalle assenze dei vari Eto’o, Milito e Thiago Motta, sono stati spazzati via da una grandissima Inter, che ha divorato in un sol boccone il Genoa con un eloquente 5-0 a domicilio. Successo meritatissimo, inappuntabile la prestazione degli uomini di Mourinho che hanno colpito al momento giusto e hanno controllato con tranquillità il pericoloso attacco rossoblù. Una prova autoritaria che rappresenta un chiaro messaggio al campionato: i campioni d’Italia non hanno intenzione di concedere nulla a chi ha velleità di strappar loro il tricolore. Non c’è David Suazo, come ipotizzato inizialmente, nell’undici titolare nerazzurro. Mourinho preferisce affidarsi al solo Balotelli in attacco, supportato da Sneijder e Stankovic, con l’obiettivo di coprirsi un po’ di più a centrocampo, frenando di conseguenza sul nascere le iniziative genoane. L’ex di turno Crespo resta in panchina nelle fila rossoblù: Gasperini gli preferisce Floccari nel tridente completato da Sculli e Palladino.
Il Genoa vuole imprimere sin dall’inizio il proprio ritmo, spingendo in particolare sulle fasce, ma come nelle ultime due trasferte a Marassi contro il Grifone l’Inter sblocca il risultato in apertura di incontro: Cambiasso è bravissimo a sfruttare un pallone vagante in area e a calciarlo verso la porta dove Amelia, complice anche una deviazione di Modesto nella tonnara, non può intervenire. Quasi come una belva ferita, il Genoa reagisce e cerca di avvolgere la retroguardia nerazzurra con rapide verticalizzazioni e cambi di fronte, rischiando però lo 0-2 al 13’: Sneijder verticalizza per Stankovic che prova a incrociare sull’uscita di Amelia, sfiorando il palo sulla sinistra. Pochi minuti dopo, ancora su cross di Maicon, il serbo non trova la porta di testa da buona posizione. Sul rettangolo di gioco non mancano gli scontri e il taccuino dei cattivi di Morganti si riempie con i nomi di Balotelli, Modesto e Stankovic nel giro di pochi minuti. L’attaccante, in particolare, viene subito preso di mira dai cori dei tifosi di casa senza però offese di matrice razzista.
La risposta di SuperMario però è da fuoriclasse: Zanetti ruba palla a Zapater, Sneijder serve Balotelli che da destra infila Amelia sul palo lontano per il 2-0 nerazzurro. Praticità allo stato puro, non c’è che dire e, soprattutto, primo gol per Balotelli in questa stagione, con tanto di gioia contenuta supportata dall’abbraccio avvolgente dei compagni. Al 41’ Milanetto va in gol, ma prima di battere Julio Cesar scatta sul filo del fuorigioco e Morganti annulla. Una questione di centimetri. Nel finale accada l’incredibile: Amelia sbaglia il rinvio e Dejan Stankovic, da centrocampo e al volo, scaraventa la palla in fondo al sacco lasciando attonito Marassi. Un gol da favola, di quelli che fanno il giro del mondo e, soprattutto, stenderebbe qualsiasi avversario moralmente. Il 3-0, con cui si conclude il primo tempo, scatena una minirissa che viene sedata a fatica e termina con l’espulsione di Scarpi, portiere di riserva del Genoa.
Nella ripresa accade quanto preventivabile: i rossoblù tentano di abbozzare una reazione d’orgoglio, ma la difesa dell’Inter non cede di un centimetro e allontana ogni possibile minaccia a Julio Cesar. Tant’è che dopo una ventina di minuti di controllo del gioco, gli ospiti firmano il poker. Sneijder, ancora lui, pesca il taglio di Vieira (entrato a inizio secondo tempo al posto di Cambiasso) che, dopo aver resistito a una carica avversaria, batte Amelia con un sinistro forte a sufficienza da piegare le dita del portiere ex Palermo. Un tripudio nerazzurro a Marassi, forse la migliore Inter dopo quella ammirata nel derby, ma in condizioni tecniche decisamente più difficili, alla luce delle assenze di tre titolari. Per Vieira una bella iniezione di fiducia dopo la recente freddezza con la società. La grandinata sul Genoa però non è ancora terminata, perché al 71’ Maicon sfrutta un rimpallo favorevole per andare in gol a tu per tu con il povero malcapitato Amelia. Un rotondissimo 5-0 che, a dir la verità, sintetizza perfettamente quanto si è visto in campo, con la squadra di Mourinho letteralmente straripante.
Il match a quel punto non ha più nulla da raccontare e la squadra di Mourinho addormenta ancora di più il clima, forti anche della demoralizzazione degli uomini di Gasperini, sotto choc per un risultato totalmente inaspettato. Gli ingressi di Crespo, Mancini e Cordoba sono gli ultimi segnali di vita di una partita che rischia seriamente di dare la svolta a questo campionato: un 5-0 a domicilio contro una delle migliori squadre della Serie A non può che mettere in soggezione qualunque pretendente al tricolore. Oltre ai 3 punti, inoltre, Mourinho recupera psicologicamente gente come Balotelli, Vieira e Muntari, che alla lunga potranno essere fondamentali per il prosieguo della stagione e, in primis, per la partita di martedì in Champions League contro la Dinamo Kiev. Intanto, però, prima di pensare al prossimo impegno è giusto godersi la prestazione eccezionale di un’Inter finalmente da applausi scroscianti.
GENOA-INTER 0-5 (0-3)
MARCATORI: Cambiasso al 6' p.t.; Balotelli al 31' p.t.; Stankovic al 49' p.t.; Vieira al 21' s.t.; Maicon al 26' s.t.
GENOA (3-4-3): Amelia; Biava, Moretti, Bocchetti; Papastathopoulos (dal 24' s.t. Tomovic), Milanetto, Zapater, Modesto; Palladino, Floccari (dal 17' s.t. Crespo), Sculli (dal 17' s.t. Palacio). (Scarpi, Rossi, Esposito, Raggio Garibaldi). All: Gasperini
INTER (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel (dal 32' s.t. Cordoba), Chivu; Zanetti, Cambiasso (dal 1' s.t. Vieira), Muntari; Stankovic, Sneijder (dal 28' s.t. Mancini); Balotelli. (Toldo, Suazo, Santon, Arnautovic). All: Mourinho
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno
NOTE: Serata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 37.000 circa. Ammoniti: Balotelli (I), Modesto (G), Samuel (I), Muntari (I), Milanetto (G). Recupero p.t. 4', s.t. 0'. Angoli: 6-2.
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