Un pareggio guadagnato, il migliore dei peggiori risultati. E’ quanto riesce a ottenere l’Inter nella serata di San Siro al cospetto del Manchester United nella gara di andata degli ottavi di finale di Champions League. Termina a reti bianche una partita non bella, dove la squadra di Josè Mourinho rischia in più di una circostanza il tracollo al cospetto dei Red Devils, mentre nella ripresa fa vedere qualcosa di più, pur tuttavia senza creare pensieri enormi a Van der Sar. Anzi, proprio lo United rischia il colpo grosso nelle ultimissime battute di gioco. Si attendeva la scossa dell’Inter in Europa, c’è stata solo in parte. E fra due settimane, il ritorno all’ “Old Trafford” si preannuncia decisamente insidioso.

Nella prima frazione di gioco, l’Inter rimane incredibilmente sulle gambe, attanagliata da una tensione evidente. Il Manchester ovviamente non se lo fa ripetere due volte e fa la partita, chiudendo per una buona mezz’ora i nerazzurri all’angolo. Per fortuna, a difendere i pali della porta interista è Julio Cesar, provvidenziale, per non dire miracoloso, in almeno tre circostanze: al 5’, su colpo di testa da corner di Cristiano Ronaldo deviato all’ultimo istante; al 24’ chiude su Giggs perso in maniera colpevole da un Rivas bruttissima copia di quello visto a Bologna, e al 26’ risponde da campione qual è a Cristiano Ronaldo mandando in corner una sua punizione da poco fuori area. Passata un po’ la paura, l’Inter si affaccia timidamente dalle parti della difesa inglese, ma dando comunque l’impressione di non riuscire a mordere efficacemente. Nel frattempo, Santon dimostra ancora una volta di quanta classe è dotato: il 18enne terzino mette alle spalle ogni tipo di paura e strappa applausi a scena aperta quando riesce a mettere un freno a Cristiano Ronaldo, il che accade non di rado. Il “bambino” a volte appare il più fresco e volitivo degli altri, mentre Ibra si blocca di fronte alla difesa inglese, Adriano prova a farsi vedere ma senza successo, e Maicon trova nel coreano Park un osso duro da affrontare. Toldo rimedia un’ammonizione dalla panchina per proteste, dopodiché l’arbitro Cantalejo fischia la fine del primo tempo.

La ripresa si apre con Cordoba al posto di un Rivas evanescente. L’Inter scatta dai blocchi con un piglio diverso, e nello spazio di quattro minuti crea due buone palle gol, sempre con Adriano, senza tuttavia concretizzare. Al 52’ Stankovic manda fuori da buona posizione, poi c’è spazio anche per le proteste di San Siro per un fallo su Muntari non sanzionato dall’arbitro. L’Inter però non si vaccina dai brividi: al 67’ Ronaldo va via sulla destra e mette in mezzo per Park che non ci arriva per pochissimo, otto minuti dopo Giggs a botta sicura trova l’opposizione efficace di Cordoba. Mourinho getta nella mischia Cruz e Balotelli, e proprio da SuperMario arriva una ghiottissima occasione per i nerazzurri: corner dell’attaccante, velo di Ibrahimovic, Cambiasso a due metri da Van der Sar non colpisce bene la palla e consente l’intervento del portiere olandese. L’ultima chance, però, è per i Red Devils, con una punizione di Cristiano Ronaldo deviata in un “simil-bagher” da Julio Cesar.

Termina dopo tre minuti di recupero: le due squadre chiudono senza reti e rimandano tutto il discorso qualificazione al match di ritorno tra 15 giorni in Inghilterra. Un risultato che alla fine né premia né condanna la squadra di Mourinho, anche se adesso la strada per avventura europea, per l’ennesima volta, per i nerazzurri si fa in salita.

INTER-MANCHESTER UTD 0-0

INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Rivas (46’ Cordoba), Chivu, Santon; Zanetti, Cambiasso, Muntari (76’ Cruz); Stankovic; Adriano (76’ Balotelli), Ibrahimovic. A disposizione: Toldo, Maxwell, Burdisso, Figo. All. Mourinho.
MANCHESTER UTD (4-2-3-1): Van der Sar; O’Shea, Evans, Ferdinand, Evra; Fletcher, Carrick; C. Ronaldo, Giggs, Park (83’Rooney); Berbatov. A disposizione: Foster, Fabio, Gibson, Nani, Scholes, Tevez. All. Ferguson.
ARBITRO: Medina Cantalejo (Spa)


 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 24 febbraio 2009 alle 23:09
Autore: Christian Liotta
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