Dal 31 agosto, giorno della chiusura del mercato estivo, a oggi, in un gruppo forse nemmeno troppo sparuto di tifosi interisti ha iniziato a prendere piede un'opinione pesante, che a ciclo continuo viene puntualmente presa come assunto per giustificare eventuali mezzi insuccessi della squadra: l'immobilismo sul mercato, la quasi assoluta mancanza di acquisti a fronte magari di una cessione pesante come quella di Mario Balotelli al Manchester City. La società ha sempre spiegato che tale strategia è sì dettata dall'imminente arrivo del fair play finanziario, che obbligherà i club europei a tenere sempre sott'occhio il proprio bilancio, ma anche dalla convinzione che sarebbe stato comunque difficile migliorare un gruppo che lo scorso anno ha centrato l'impresa del Triplete con l'arrivo di nuovi giocatori. Giustificazioni che però alcuni tifosi continuano a reputare insufficienti.

I paragoni con la scorsa stagione reggono fino a un certo punto, perché, se è vero che in campionato il confronto penalizza la squadra di Benitez, è anche vero che a questo punto della stagione in Champions League avevamo raccolto la miseria di 3 punti in altrettante gare, mentre adesso la qualificazione agli ottavi, a meno di terremoti, è quasi in ghiaccio già a ottobre, grazie alle due vittorie in tre partite. Un'altra cosa, poi, è giusto sottolineare: che nel giudicare l'attuale strategia di mercato, ci vuole anche un po' di 'elasticità'. La dimostrazione di questo teorema arriverà a giorni, se non a ore, quando Wesley Sneijder metterà la firma sul rinnovo del contratto con l'Inter fino al 2015 (l'agente è atteso a brevissimo a Milano).

Si tratta di una mossa comunque importantissima, non solo per il presente, ma anche per il futuro, specie considerando il fatto che in questo modo si vuole sottrarre l'asso olandese alla concorrenza soprattutto proveniente da Manchester, sponda United. Wesley, che all'Inter ha trovato la sua dimensione ideale ed è definitivamente esploso ad ogni livello, sta ora vivendo un periodo non particolarmente brillante, questo è evidente, ma rimane comunque un elemento di sicuro valore che non appena tornerà al 100% ricomincerà a sciorinare costantemente i suoi numeri in campo. E questo può farlo tranquillamente, perché comunque alle sue spalle c'è lo scalpitante Coutinho, che sta crescendo ogni giorno di più anche grazie al feeling col 'maestro' Sneijder: un gioiellino che farà la gioia dei tifosi nerazzurri in futuro, ma che intanto comincia a guadagnarsi i primi crediti da ora.

Sneijder e Coutinho, il presente e il futuro che si intrecciano, i primi passi di una strategia di rinnovamento per gli anni a venire che prenderà il via già a gennaio, con i due acquisti già annunciati da Ernesto Paolillo (sarebbe un bel colpo se il primo fosse Afellay) e che presumibilmente diventerà più approfondita nell'estate prossima, con il colpo Ranocchia a fare da preludio. L'Inter, ad ogni modo, sta lavorando a dovere. E i primi frutti li vedremo a breve, se non brevissimo, termine.

 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 27 ottobre 2010 alle 19:55
Autore: Christian Liotta
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