Quella di sabato a Marassi, per Diego Milito e Thiago Motta non sarà una partita come le altre. I due nerazzurri, infatti, sono arrivati in estate proprio dal Genoa, ma l'ironia della sorte ha voluto che entrambi fossero indisponibili in occasione del ritorno di fronte al loro vecchio pubblico, o almeno così pareva. Per quanto riguarda il Principe, la situazione è intoccabile: Milito ha ancora bisogno di lavorare per poter tornare in campo, mentre sul fronte Motta, il brasiliano stesso ha dichiarato proprio in giornata, suscitando un pò di stupore, che sarebbe pronto a tornare in campo a Marassi, spinto dalla grande voglia di affrontare quel Genoa che lo ha rilanciato sul panorama internazionale, ma anche voglioso di tornare a tastare un terreno di gioco in gara ufficiale, sensazione che gli manca dal 20 settembre, poco meno di un mese fa, quando contro il Cagliari al Sant'Elia entrò in campo ad inizio ripresa con l'Inter sotto 1-0, fece appena in tempo a mettere ordine a centrocampo che i nerazzurri ribaltarono il risultato, poi fu costretto ad uscire per quell'infortunio che lo ha tenuto a fuori così a lungo.

Proprio la gara di Cagliari può farci capire quanto è importante per la squadra il centrocampista brasiliano: come ha più volte sottolineato anche Josè Mourinho, Motta è fondamentale in quato è uno dei pochi elementi capace di garantire quantità e qualità sommate ad un'eleganza e ad una abilità nell'inserimento che fanno di lui un giocatore eccezionale, centrocampista modello. "Ricordatevi che manca Motta, elemento importantissimo per il nostro gioco", ha dichiarato spesso lo Special One quando accusato di scarso calcio spettacolo, ma ora il rientro di Thiago sembra possibile, ma non sicuro. La scelta, infatti, non è facile: ci sono diversi aspetti da valutare.

Innanzitutto, Mourinho è consapevole che far giocare Motta dal primo minuto rappresenterebbe un rischio di enorme portata: un mese lontano dai campi non è poco, la partita di Genova non si preannuncia facilissima bensì sarà indubbiamente di grande intensità, non proprio il massimo per un ragazzo che torna a giocare dopo un lungo periodo di stop. In più, la prossima settimana c'è la fondamentale sfida di Champions League contro la Dinamo Kiev nella quale non si potrà sbagliare, e dove il contributo del miglior Motta sarà vitale. Insomma, è davvero necessario rischiare Thiago per una sfida così? Mourinho potrebbe approfittare per rilanciare Muntari, o magari per dare spazio al giovane Khrin, senza sottovalutare un Patrick Vieira convincente nell'amichevole di Piacenza. Però, a far leva sul tecnico di Setubàl potrebbe essere la grande determinazione di Motta: il brasiliano vuole giocare, vuole tornare a respirare direttamente dal rettangolo verde l'aria di Marassi, della sua vecchia gente, è curioso di vedere la reazione dei tifosi, ma ha anche tantissima voglia di aiutare l'Inter a ritrovare continuità.

Insomma, un vero e proprio dubbio amletico per lo Special One, ma conoscendo Mourinho non avrà grandi problemi a decidere: la sua determinazione e la sua preparazione basteranno per garantire la scelta migliore, intanto Thiago Motta scalpita...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 14 ottobre 2009 alle 20:10
Autore: Fabrizio Romano
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