Ieri, Christian Eriksen ha dato un calcio alle critiche, spesso inopportune, che hanno accompagnato il suo passaggio all'Inter, con una prestazione di primissimo livello nel corso della partita contro il Napoli. Il danese prelevato a gennaio dal Tottenham, però, ha comunque avuto un po' di difficoltà ad inserirsi negli schemi tattici di Antonio Conte, fornendo prestazioni non corrispondenti a quelle, per esempio, mostrate con la maglia della Nazionale danese. Il ct scandinavo Age Hareide, in un'intervista rilasciata a Tv2, spiega quali sono le ragioni di questa differenza di rendimento: "La cosa sulla quale mi sono preoccupato di lavorare di più è stata quella di avere Christian sul pallone. Quando ci sono due punte lì davanti, è facile che si spostino l'uno sull'altro occupando troppo spazio. Se Conte passa alla formula con un trequartista alle spalle delle due punte, è facile pensare che sarà Eriksen ad occupare quel ruolo. Non sono previste molte corse senza pallone, quindi è importante che Christian gestisca il pallone, perché è in quella zona che qualcosa può succedere".

Hareide prosegue rimarcando la bontà dell'opzione di lasciare Eriksen libero di gestire più spazio possibile, cosa che gli ha permesso di fare bene al Tottenham: "Christian può risolvere ogni partita, anche perché è specialista nel giocare negli spazi stretti. Vede gli spazi prima di chiunque altro, è bravissimo nello sfruttare i varchi anche giocando la palla in quelle zone morte. Al Tottenham è riuscito a dare il suo meglio quando poteva gestire il pallone. Oppure partendo da lontano, così poteva calciare da fuori o entrare in area. Quindi è importante dargli il pallone negli spazi liberi".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 14 giugno 2020 alle 21:33
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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