Intervenuto ai microfoni dell'Ansa, Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha commentato le parole del numero uno del Coni Giovanni Malagò a proposito dello stop imposto da altre federazioni ai rispettivi campionati: "Tutti si fermano e il calcio no? Non entro nel merito delle scelte che hanno adottato le altre discipline, ma il alcio ha una sua specificità, lo è per dimensione, per partecipazione e per impatto economico. Le conseguenze di un’anticipata chiusura dell’attività sono sotto gli occhi di tutti: provocherebbe un notevole danno sociale, prima ancora che economico, perché rischieremmo la paralisi a causa dei ricorsi di chi si dovesse sentire leso dei propri diritti. Vogliamo concludere quello che abbiamo iniziato nel rispetto della salute di tutti i protagonisti, per questo siamo a lavoro col Governo e con la nostra Commissione medica per stilare tutti protocolli necessari affinché lo si faccia in piena sicurezza". 

A proposito delle relazioni con il Governo, Gravina aggiunge: "Il ministro Vincenzo Spadafora conosce il nostro pensiero l’idea è concludere le competizioni, in linea con le indicazioni degli organismi internazionali calcistici, ma c’è un bene primario da difendere che è la tutela della salute. Abbiamo chiesto di attuare in tempi rapidi l’avvio delle procedure sanitarie, non appena sarà definito il protocollo, per trovarci pronti per riprendere gli allenamenti in gruppo alla fine del lockdown”.

Sezione: Copertina / Data: Ven 10 aprile 2020 alle 20:00 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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