In un momento complicato della stagione, l’Inter fa visita al Sassuolo di De Zerbi, protagonista di un grandissimo avvio di campionato. Conte torna al 3-5-2, con Barella vertice basso e Vidal-Gagliardini mezzali. Cambiano gli esterni, con Darmian e Perisic dal 1’, mentre in attacco spazio alla coppia Lautaro-Sanchez. Skriniar-De Vrij-Bastoni in difesa. Sponda neroverde, consueto 4-2-3-1: Berardi, Djuricic e Boga alle spalle di Raspadori, Locatelli e Maxime Lopez davanti alla difesa.
PRIMO TEMPO - Il ritorno al 3-5-2 rende sin da subito efficace la fase di non possesso nerazzurra. L’Inter è compatta, e difende con aggressività a partire dai due attaccanti, molto stretti sulla costruzione dei due difensori centrali avversari. E protagonisti del gol che sblocca subito il match, con Lautaro prima bravo a intercettare la giocata di Chiriches, poi a farsi trovare da Sanchez dalle parti di Consigli in uscita, e infine a servire il cileno per il ‘facile’ 1-0. Ad accompagnare l’opposizione delle punte - sul palleggio dal basso neroverde - le mezzali escono sul terzino di riferimento (in zona palla), con Bastoni o Skriniar a scalare, ad accorciare sul centrocampista rimasto ‘libero’. I ‘quinti’ prendono le ali, De Vrij segue Raspadori, Barella in zona Djuricic. Gli ospiti ostacolano la manovra avversaria, aumentando la pressione in zona centrale, e disimpegnandosi - una volta in possesso - in transizioni immediatamente verticali, attaccando in profondità la retroguardia schierata da De Zerbi. Andando vicinissimi al raddoppio con Lautaro al 10’. Raddoppio arrivato sugli sviluppi di un calcio d’angolo al 14’, con il cross di Vidal deviato nella propria porta da Chiriches. Il Sassuolo prova a reagire, aumentando la qualità del palleggio iniziale, e appoggiandosi maggiormente sulle iniziative dei due esterni offensivi, Boga e Berardi. Locatelli si abbassa tra i due centrali nella prima costruzione, creando superiorità numerica nel confronto con Sanchez e Lautaro. Con il numero 73 vertice basso (a ‘palla coperta’ esce Barella, con Skriniar a scalare su Djuricic), e una maggior velocità nel giro palla, i padroni di casa raggiungono più spesso la metà campo offensiva, arrivando - a tratti - a manovrare a ridosso dell’area ospite. Al netto del palo colpito da Djuricic, però, i nerazzurri concedono pochissimo, creando densità in mezzo al campo e collaborando con successo sulle catene laterali. Dove difensore (Skriniar o Bastoni), esterno (Darmian o Perisic) e mezzala (Vidal o Gaglia) si dividono - scalando nelle marcature - la pressione a terzino in sovrapposizione, ala e centrocampista in inserimento. Con attenzione e determinazione. Caratteristiche della squadra di Conte nei primi 45’, oltre alle qualità (convinzione ed efficacia) mostrate una volta in possesso, nelle transizioni e non. Chiriches, per infortunio, lascia spazio a Marlon, a pochi minuti dall’intervallo.
SECONDO TEMPO - Il leitmotiv del match non cambia, con l’Inter solida e determinata nell’interrompere il possesso neroverde, prima di disimpegnarsi in transizioni positive lucide e spesso efficaci. La manovra del Sassuolo, caratterizzata da un coraggioso palleggio nella prima costruzione, raggiunge con più frequenza la trequarti offensiva, non trovando però trame - o spunti individuali - capaci di andare oltre l’organizzazione difensiva nerazzurra. Gli uomini di Antonio Conte continuano con successo nelle scalate in fase di non possesso, abbassando a tratti la prima pressione, ma mostrando sempre grande attenzione. Con le mezzali in uscita sui terzini in zona palla, e i ‘quinti’ bassi sulle ali, Skriniar e Bastoni alzano la propria posizione. È soprattutto il centrale italiano a dover accorciare su Maxime Lopez, recuperando palloni importanti e disegnando la nuova transizione (sponda opposta, con Locatelli spesso play basso, il difensore slovacco ha meno riferimenti, ma domina in tutti i duelli). Quasi perfetti senza palla, nell’opporsi allo sviluppo di gioco del Sassuolo, gli ospiti trovano buone soluzioni anche attraverso la costruzione dal fondo. Avvicinando i centrocampisti in zona palla, con Barella a sostegno di mezzala e centrale difensivo, e ‘quinti’ più alti. L’esterno opposto - al primo step di manovra - viene raggiunto, una volta superata la prima pressione, attraverso cambi gioco fluidi ed efficaci. Uscita sulla sinistra e attacco sulla corsia destra, dove Vidal trova Darmian, bravo a proporsi e ad arrivare al traversone, prima per Lautaro, poi per l’inserimento vincente di Gagliardini. Anticipato dal doppio cambio in casa neroverde (dentro Muldur e Obiang per Toljan e Djuricic, con Lopez trequartista), il 3-0 completa la buonissima, nelle due fasi, prima ora di gioco nerazzurra, aprendo a un ultimo terzo di gara ormai segnato, indirizzato. Boga e Berardi provano ad alimentare la spinta offensiva, sostenuti dai terzini, ma impattano contro Darmian e Perisic, sempre molto presenti e puntuali. E bravi nella collaborazione con esterno e mezzala. De Vrij domina su Raspadori e guida la difesa, anche palla al piede. Barella, al netto di un po’ di frenesia, tiene unita la squadra. Meno incisivi gli attaccanti, sempre generosi nella fase di attesa, ma meno ‘esplosivi’ nelle transizioni positive una volte recuperata la sfera. Conte li sostituisce con Lukaku e Young, spostando Perisic in avanti (De Zerbi inserisce, qualche istante prima, Schiappacasse e Traore al posto di Raspadori e Lopez). Altri cambi nel finale, con Eriksen e Sensi al posto di Perisic e Barella (Gaglia vertice basso), e qualche situazione a campo aperto sprecata (dentro anche Hakimi per Darmian nel recupero). La Beneamata reagisce, vince. Con un’ottima organizzazione, e grande convinzione.
Autore: Christopher Nasso / Twitter: @ChrisNasso91
Altre notizie - Angolo tattico
Altre notizie
- 12:45 Scintille Adli-Barella nel derby, Lautaro al rossonero: "Ma tu chi ca**o sei? Stai zitto"
- 12:30 Inter-Torino, gara affidata a Maria Sole Ferrieri Caputi. Al VAR la coppia Di Paolo-Aureliano
- 12:15 Scariolo: "L'Inter gioca talmente bene da farmi venire voglia di vedere le partite registrate"
- 12:00 Lo SCUDETTO di ZHANG-MAROTTA (e gli altri): dietro una GRANDE SQUADRA c'è una GRANDE DIRIGENZA
- 11:44 Il Mattino - Zielinski, l'Inter può aspettare: cinque giornate per portare il Napoli in Europa
- 11:30 Zhang: "Fa male quando alcuni giocatori importanti vanno via dal club, ma ognuno ha le sue idee"
- 11:16 Primavera 1, orari ufficiali per la 32a: Inter-Verona anticipata al sabato
- 11:02 Altafini: "Zirkzee? Chi lo prende fa un colpo. Normale sia seguito dalle big"
- 10:48 Mazzola a FcIN: "Inzaghi è l'allenatore giusto per la Champions. Continuino pure a criticare Zhang..."
- 10:34 TS - Di Gregorio-Juve, vertice a Milano tra Giuntoli e Galliani: il punto
- 10:20 CdS - Anche il Napoli su Buongiorno: sfida a Inter, Milan e Premier League
- 10:06 CdS - Barella e Bastoni: voglia di bis. Possono ripetere l'accoppiata 2021 tra Inter e Nazionale
- 09:52 TS - Zhang, due strade sul tavolo. Con Pimco resterebbero in cassa 100 milioni
- 09:38 TS - Mercato da 100 milioni, servono risorse: l'Inter fa la conta dei cedibili e punta tre obiettivi
- 09:24 GdS - Festa scudetto: dopo Inter-Torino, due bus scoperti dal Meazza al Duomo
- 09:10 CdS - "Ho fatto un sogno": esce domani la canzone del 20° scudetto
- 08:56 CdS - Appiano, oggi l'Inter torna ad allenarsi: previsto ampio turnover
- 08:42 CdS - Lautaro e Thuram alle Olimpiadi? Diplomazia al lavoro, nessuno vuole arrivare allo scontro
- 08:28 Caressa: "Bastoni tra i più forti in circolazione, Mhkitaryan fondamentale. E che bravo Frattesi"
- 08:14 GdS - Difesa blindata: Inzaghi si tiene tutti, colpo rimandato di un anno. Ma c'è Bento
- 08:00 GdS - L'Inter prepara l'assalto a Zirkzee: Fabbian e Valentin Carboni i sacrificabili. Ma non solo
- 00:58 Prima GdS - Derby per un’altra stella. Duello per Zirkzee: Inter-Milan continua
- 00:30 Prima CdS - Buongiorno, il Napoli prova l’affondo
- 00:24 Prima TS - Inter, mercato da 100 milioni. Via Dumfries, poi tante operazioni minori
- 00:01 Qualità, automatismi, parametri e spirito di gruppo: nessun segreto, l'Inter è una potenza identitaria
- 23:48 Buona la prima per Thuram, che numeri con l’Inter all’esordio in A: solo tre hanno fatto meglio
- 23:34 Giuseppe Rossi: "Gasperini al Liverpool? Rischierebbe di fare come all'Inter..."
- 23:20 Collovati: "Questa è la vittoria di Inzaghi, i dirigenti dell'Inter sanno lavorare bene"
- 23:05 L'Atalanta non si ferma: 4-1 alla Fiorentina e finale di Coppa Italia con la Juventus
- 22:52 Azionariato popolare, via libera della Camera di Deputati alla proposta di legge
- 22:38 Reo-Coker: "Juve imbarazzante, Inter entusiasmante. Differenza chiara e limpida"
- 22:24 Caressa: "Sommer meno 'emozionante' di Onana, ma ha dato tranquillità. Acerbi ha annullato Leao e Giroud"
- 22:10 Lo sloveno Cesar su Bijol: "È avanti tecnicamente, è pronto per giocare nell'Inter"
- 21:56 Cagliari, Augello: "Grandi risultati contro tre big come Atalanta, Inter e Juventus"
- 21:42 Serie A femminile, Cappelletti: "Avevo chiesto alla Federazione autonomia gestionale e amminisrativa"
- 21:28 Il Milan rompe il silenzio social, primo post dopo il ko nel derby. Niente congratulazioni all'Inter
- 21:14 Problema stadi, il Console del Qatar: "Condividiamo la nostra esperienza con l'Italia"
- 21:00 Spolli: "Inter, scudetto meritato. Champions? Una serata sbagliata può cambiare tutto"
- 20:46 Atalanta, Percassi: "Puntare un giorno allo Scudetto? C'è tanta competizione, è complicato: piedi per terra"
- 20:32 FcIN - Taremi, primi passi ufficiosi con l'Inter: visite già svolte e il fratello è stato recentemente a Milano
- 20:18 Superlega, Al-Khelaifi: "Ho chiesto a Laporta quando fermeranno questa stupidaggine"
- 20:03 M. Orlando: "Marotta è un perno dello Scudetto. Nel derby la ciliegina sulla torta"
- 19:49 La scaramanzia di Facchetti nel derby: fa spostare due persone, poco dopo ecco il raddoppio di Thuram
- 19:35 La convinzione di Braglia: "Nello scudetto dell'Inter c'è una grande mano della dirigenza"
- 19:20 A. Paganin: "Scudetto, la società ha fatto un gran lavoro. Meno di otto a Barella non si può dare"
- 19:07 Falcomatà, sindaco Reggio Calabria: "Un rimpianto? Non aver portato i Moratti alla Reggina"
- 19:00 Rivivi la diretta! MAROTTA ON FIRE: annunci BOMBA su MERCATO e ZHANG. La FESTA SCUDETTO continua. Ospite Tramontana
- 18:52 Bookies - Scudetto 2024-2025, Inter in pole position. La Juventus prima inseguitrice
- 18:35 Zhang a 360° su Scudetto, stadio, rinnovi, tournée ed esordio a San Siro: "Prima partita in vita mia"
- 18:25 Gran Galà Dossena 2024, Javier Zanetti sarà premiato il prossimo 20 maggio a Crema
- 18:10 Il 20esimo nerazzurro si veste di passione. Inter ed Hermet Homewear lanciano una capsule esclusiva
- 17:56 Cauet: "Zirkzee deve fare di più. L'Inter deve solo inserire le pedine giuste nel gruppo"
- 17:41 Pruzzo: "Zirkzee potenziali enormi, ma non venderei Lautaro per lui. L’ideale per sarebbe farli giocare insieme"
- 17:27 L'auspicio di Casini: "Si potrebbe abolire il divieto di sponsorizzazione sul betting"
- 17:25 videoMarotta: "Rifinanziamento, si va verso una conclusione positiva. La rosa sarà in gran parte confermata"
- 17:17 videoMarotta: "Nessuna rivoluzione tecnica: tutti i giocatori vogliono restare all'Inter. Siamo tra le squadre migliori d'Europa"
- 17:05 videoMarotta e l'anticipo di Scudetto: l'AD nerazzurro a San Siro con un fazzoletto tricolore
- 16:59 Pozzecco: "In Italia denigriamo il lavoro altrui perché c'è invidia. L'Inter è stata la più forte. E su Inzaghi..."
- 16:44 Lotito replica a Gravina: "Le sue parole si commentano da sole. I suoi rapporti con alcuni presidenti creano disagio"
- 16:30 Fefé De Giorgi: "L'Inter può dare uno spunto all'Italvolley. Conte al Milan? Non sarei felice"
- 16:15 Repice: "Marotta saprà rinforzare la rosa. Pioli? Non è colpa sua se l'Inter è la più forte di tutti"
- 16:01 Severgnini: "Ecco cosa ci piace dei neocampioni. Epilogo che neanche un sogno erotico"
- 15:47 videoAdani: "Scudetto Inter, ecco le chiavi. Sono stati i più forti e quelli che han giocato meglio"
- 15:33 Lo Scudetto, la seconda stella e ora un... cocktail: nasce 'InterStellar'
- 15:18 Leo Picchi: "Grato a Zhang per aver ricordato mio padre Armando, capitano della Grande Inter"
- 15:04 Adani: "L'Inter non nasce forte, è diventata squadra unica nel panorama europeo col lavoro. Il no a Mancini..."
- 14:50 Vecchioni: "Vincere lo scudetto col Milan mi sembrava troppo. Inzaghi, Lautaro e Zhang..."
- 14:35 GdS - Festa Scudetto dopo Inter-Torino, l'itinerario della parata dei pullman: partenza da San Siro alle 16
- 14:22 Pioli, serata amara: due record personali poco gradevoli
- 14:07 Inter e Juventus, preparatevi alla maratona: la prossima stagione almeno 51 partite sicure