Una lunga e interessante intervista a Samir Handanovic arricchisce l'edizione odierna del Corriere dello Sport. Il portiere sloveno tratta molti argomenti nerazzurri e mostra la sua tradizionale fiducia nel lavoro che la squadra sta svolgendo: "Potevamo fare mglio in questa prima fase di stagione, abbiamo iniziato prima di tutti perché avevamo i preliminari di Europa League, poi ci abbiamo perso qualche punto per strada soprattutto in casa.Qualche pareggio in più sarebbe stato utile, abbiamo perso partite che potevano essere gestite diversamente".

Inutile chiedere ad Handanovic di parlare dei torti arbitrali subiti all'Inter: "Non voglio parlare di arbitri perché solitamente non lo faccio, poi nell'arco di una stagione qualche episodio sfavorevole capita a tutti. Noi dobbiamo solo cercare di migliorare il nostro gioco e raccogliere più punti, senza usare gli arbitraggi come alibi". 

La rincorsa alla Juventus però si rende sempre più complicata: "La Juve è di un altro pianeta ma si trova davanti a tutti grazie al gioco espresso e ai risultati ottenuti. Hanno un bel vantaggio in classifica anche se, rispetto all'anno scorso quando non perdevano mai, hanno già rimediato due sconfitte. Juventus a parte, è stato un campionato equilibrato. I bianconeri hanno il vantaggio di aver iniziato il loro progetto in anticipo e giocano a memoria, ma tutte le inseguitrici possono mettere loro pressioni. Resto dell'idea che il campionato non sia ancora finito, siamo a dicembre e l'Inter deve continuare a lottare per il titolo. Vedremo se riusciremo a mettere in difficoltà la Juventus. La sorpresa di questo campionato? La Fiorentina per il gioco e per la gestione delle partite. I viola non puntano mai al pareggio, provano sempre a giocarsela".

Tra gli obiettivi del portiere nerazzurro c'è anche la disputa della Champions League: "Mi manca molto, finora ho disputato solo i preliminari e come tutti i calciatori vorrei disputarla. Vorrei tanto farlo con l'Inter l'anno prossimo". Poi un complimento speciale a un compagno: "Quello che più mi ha impressionato è Samuel. Da avversario non ti rendi conto di quanto sia forte". Sempre in tema di singoli, si parla di Cassano: "Ha portato allegria con i suoi scherzi. Io sono tranquillo, siamo due poli opposti, ma uno come lui serve eccome".

Infine, qualche riflessione personale: "Un giocatore non deve mai essere soddisfatto, deve cercare sempre di migliorare. Personalmente non mi concentro troppo sul mio rendimento, piuttosto su quello della squadra. Se è solida e non prende troppi gol, per un portiere è il massimo. La mia parata più bella? L'uscita bassa su Markovic a San Siro contro il Partizan. Per venire all'Inter ho rinunciato a dei soldi (250 mila euro), ma sapevo che dopo 5 anni di Udine qui avrei potuto aprire un ciclo e sarebbe stato un passo avanti nella mia carriera. Magari recupererò quei soldi attraverso vittorie e grandi prestazioni".

Poi c'è sempre quell'ombra da cancellare: "Ho sentito tante volte il paragone con Julio Cesar, ma non mi preoccupo perché io sono io e lui è lui. Stimo Julio Cesar, ma non ho mai avuto paura di giocare nell'Inter al mio arrivo". L'etichetta di pararigori: "Non esiste un portiere che li para e uno che non li para. A me non interessa essere considerato solo così, è riduttivo. Preferisco fare altri interventi, per esempio una bella uscita bassa ti dà più soddisfazione di un rigore parato".

Alla riapertura del campionato, l'Inter sarà di scena a Udine, nello stadio di Handanovic: "Mi faràpiacere tornarci, non sarà una partita come le altre. Magari durante il viaggio in pullman o poco prima del match sarò emozionato, ma poi una volta iniziata la partita sarà come le altre e il mio atteggiamento sarà il solito. A Udine sono stato benissimo, lì c'è una scuola dove si può migliorare e diventare calciatore. L'Udinese non è solo Di Natale, ha Pinzi e una difesa solida".

Ultima riflessione sulla 'vita da portiere': "Non è così facile, può capirlo solo chi fa questo ruolo. Bisogna assolutamente essere sereni, perchénell'arco di una stagione un portiere qualche errore lo commette sempre. Poi, chi perde il posto in squadra non è detto che riesca a riconquistarlo...".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 28 dicembre 2012 alle 10:15 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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