"Credo di aver vissuto due anni in continua emergenza. Affronteremo con la solita fermezza e convinzione anche questo tema". È quanto dichiara sul tema della Super League il presidente della Figc Gabriele Gravina, intercettato dai giornalisti all'uscita dal comitato esecutivo Uefa, in cui il numero uno della Federcalcio entra come primo dei votati: "È un problema, un fulmine a ciel sereno. Qualche avvisaglia si percepiva ma non ci aspettavamo questi modi e questi tempi di una reazione così violenta. Ringrazio tutti coloro che stanno costruendo un muro invalicabile, sia dalla parte politica che da chi ama i valori del calcio". 

È deluso dalla tre italiane coinvolte?
"Non sono deluso, capisco che ci sono dei momenti di grandi difficoltà che stano attraversano loro e altri club nel mondo. Dobbiamo ripartire alcune responsabilità. Farò di tutto perché ci sia un’accelerazione per far passare la linea dell’innovazione sotto il profilo della riforma e su quello del controllo dei costi. Non è possibile far passare come innovativo un progetto che ha lo scopo di aumentare i ricavi: se non hai sotto controllo i costi non c’è maggiore ricavo che possa giustificare un’iniziativa di questo tipo". 

Senza le tre squadre sarebbero 72 scudetti in meno. Escluderli dalla Champions e dalla Serie A sembra molto complicato.
"Il nostro compito non è difendere gli scudetti, ma i valori dello sport e di rispettare il radicamento sul territorio nazionale del valore della competizione sportiva. Non possiamo offuscare tutti i sacrifici del settore, il calcio appartiene alla gente e ai tifosi, pur riconoscendo grandi capacità imprenditoriali e di riferimento ai top club che sono una vetrina significativa per il nostro calcio". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 20 aprile 2021 alle 16:52 / Fonte: Sky Sport
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print