In questi giorni, al di là del derby, Gian Piero Gasperini sta lavorando alacremente sulla preparazione fisica e tattica dell’Inter. Un lavoro non semplice, vuoi perché mancano ancora molti big ancora in vacanza, vuoi perché la nuova Inter proporrà un assetto diverso rispetto a quello degli ultimi 7 anni, esattamente da quando Mancini (seguito poi da Mourinho, Benitez e Leonardo) ha proposto la difesa a 4, differente rispetto a quella di Zaccheroni. Oggi il nuovo allenatore ha intenzione di ripresentare il terzetto difensivo, uno dei suoi must, ma non esclude la possibilità di schierare la retroguardia a 4. Dipenderà, come ha detto lo stesso Gasp, da quante punte presenteranno gli avversari. In realtà, e i tifosi del Genoa lo sanno benissimo, Gasperini inizia con la difesa a 3, ma poi, in fase di copertura, spesso e volentieri la rinforza con un quarto uomo, esattamente uno degli esterni di centrocampo che va a fare il terzino, portando così l’assetto a un 4-3-3.

In rossoblù era Criscito a svolgere questo compito egregiamente (con Mesto o Rafinha sull’altra corsia), partendo da centrocampo in fase offensiva e arretrando in difesa durante il ripiegamento della squadra. Verosimile dunque che anche all’Inter Gasperson continuerà con questo movimento, cercando di sfruttare al meglio gli esterni a sua disposizione. A destra la rosa offre Maicon e Jonathan, con Santon in attesa di capire se rimarrà o meno. A sinistra, salvo new entry, in gruppo figurano Nagatomo e Chivu. Zanetti è il jolly, in grado di agire ovunque senza per questo ridurre il suo apporto tecnico e carismatico. Considerando le due fasce, partendo dall’idea di base, in fase di ripiegamento un esterno arretra in difesa formando la linea a 4 mentre l’altro si accentra in mediana, ovviamente in posizione più defilata.

Alla luce delle caratteristiche dei giocatori a disposizione di Gasperini, sono due gli esterni capaci di accentrarsi per rinforzare il centrocampo: Chivu e Jonathan. Il primo, per la verità, è eclettismo allo stato puro. Può agire infatti da centrale difensivo in una difesa a 4 e a 3, ma anche da esterno sinistro e da centrocampista, grazie a una tecnica non comune in un difensore. Il suo limite però è il dinamismo, non proprio esaltante. Il brasiliano, recentemente prelevato dal Santos, è tatticamente duttile: oltre a essere un esterno classico, sa fare anche il mediano, capacità che lo rende molto interessante agli occhi di Gasperini e lo avvantaggia rispetto a Maicon. Il quale, con Nagatomo, pur essendo dotato di un’ottima tecnica, non ha mai giocato da mediano e dovrebbe adattarsi a una posizione che non gli appartiene.

Posta questa situazione, è ipotizzabile che nell’Inter titolare le coppie di esterni potrebbero essere Nagatomo-Jonathan e Chivu-Maicon, al fine di presentare almeno un laterale in grado di accentrarsi. Ovviamente, il giapponese può spostarsi anche a destra e non va dimenticato che Zanetti può riempire tutti i buchi tattici, giocando su entrambe le fasce, abbassandosi senza problemi a fare il terzino e tornando all’occorrenza a fare il mediano, ruolo che gli ha assegnato Mancini e che gli ha allungato la carriera oltre le più rosee aspettative. Gasperini, con questi esterni a disposizione, continuerà a provare i movimenti che vuole vedere in campo, sperando che le risposte siano soddisfacenti.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 04 agosto 2011 alle 18:45
Autore: Fabio Costantino
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