Rafael Benitez e José Mourinho, due personaggi assolutamente incompatibili. I due dai tempi di Liverpool e Chelsea rispettivamente, quasi non si possono vedere: adesso vedere che Rafa abbia raccolto l'eredità di José all'Inter è stata una botta per lo Special One, che da agosto afferma: "Benitez non potrà mai vincere quello che ho vinto io", portando pressione all'allenatore di Madrid. Destini incrociati e beffardi, tanto che Rafa non sta di certo a guardare. Nel periodo di crisi, quando gli infortuni hanno iniziato a cadere giù come i fiocchi di neve su Milano, Benitez ha sempre detto che "la squadra lo scorso anno è stata spremuta", utilizzando troppo spesso forse come alibi questa situazione. Dopo la sconfitta di Verona, fu il turno di Mourinho, il quale commentò: "Ha perso ancora? Davvero incredibile", per poi però mandare un auspicio inatteso allo spagnolo, al quale fece recapitare un "dovunque sono andato ho sempre lasciato buone squadre che poi hanno vinto, l'Inter si rialzerà presto". Rapporti ripristinati e patto di non belligeranza? Macché. Oggi da Rui Faria, assistente e preparatore dell'Inter di Mourinho ora anch'egli sbarcato a Madrid da fedelissimo del tecnico del triplete, sono arrivate frasi pesanti: "Noi non ci nascondiamo mai nel passato - le parole di Rui Faria - e i giocatori non sono mica arance che si spremono... Di spremuto, forse, c'è sono il responsabile del rendimento della squadra... Se una squadra è stanca te ne accorgi a inizio stagione e programmi la preparazione di conseguenza... E comunque se l'Inter era stanca, ora sono passati cinque mesi dunque hanno avuto tutto il tempo per recuperare".

Difendere il proprio lavoro è un obbligo, la reazione di Rui è comprensibile. Benitez però non ci sta, non si fa prendere per i fondelli ed oggi in conferenza post-partita, ha pizzicato il collaboratore di Mourinho: "Chi è Rui Faria? Uno del Gran Hermano (il Grande Fratello, ndr)?". Rafa, ma che c'entra il Grande Fratello? "No, niente, solo pensavo che questo Rui Faria lavorasse lì... Io comunque sono un professionista e ho un'etica professionale, per mio stile non parlo degli altri staff, del lavoro altrui. Mi hanno riferito in effetti che sono state dette cose sul mio conto, ma non rispondo". Invece no, Rafa ha risposto eccome. Evidentemente ha voluto far comprendere che Faria è forse un signor nessuno, oppure bisognerebbe credere alla buona fede di Benitez. Ma perché chiamare proprio in causa il GF e non dire un banale "non so chi sia"? La scusa non regge. Da questa vicenda emerge tutto il carattere di Benitez, che tanto tranquillo come viene descritto proprio non è, ma anche un complesso di Mourinhismo, una sorta di fantasma di José che aleggia ancora sui campioni d'Europa, e che si sta pian piano scrollando con i fatti, e non con quelle banali parole del "dimentichiamoci Mourinho". Adesso bisogna togliere di mezzo gli alibi e pensare al campo, come è stato fatto oggi. Ma statene certi, il duello Mou-Benitez continuerà...

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 28 novembre 2010 alle 20:50
Autore: Fabrizio Romano
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