Nikola Milenkovic, sulla carta, incarna tutti i requisiti inseguiti da Suning e da Beppe Marotta: giovane, esperto di calcio italiano, ampi margini di crescita e costo non proibitivo. A questo si aggiunge la familiarità con la difesa a tre, per averla interpretata con la maglia della Fiorentina spesso e anche con disinvoltura, dote che Antonio Conte sicuramente apprezzerebbe. Inevitabile che un eventuale approccio concreto sarebbe in funzione della cessione del giocatore che più assomiglia al centrale di Belgrado, vale a dire Milan Skriniar. Lo slovacco in questa stagione ha interrotto la sua crescita, soffrendo non poco i compiti assegnati a un difensore laterale prima a sinistra, poi talvolta anche a destra. Per uno che nasce calcisticamente in un sistema a quattro, fino a diventare uno dei migliori interpreti in Europa del ruolo, il cambio tattico non è stato positivo. Ecco perché nella sede di Viale della Liberazione il suo nome è cerchiato tra i possibili sacrifici per finanziare il mercato in entrata dell'Inter o per uno scambio di alto livello. Un'ipotesi, nulla più al momento, anche perché il futuro di Conte rimane in bilico fino all'incontro con la proprietà dopo l'Europa League e in tal senso la dirigenza non vuole accelerare troppo nella campagna acquisti.

Resta comunque il fatto che Milenkovic sia un profilo gradito, al punto che i nerazzurri abbiano chiesto informazioni all'agente Fali Ramadani per capire la situazione. Il 22enne viola piace molto anche al Milan (la società che si è mossa con maggiore interesse), così come un sondaggio è stato effettuato anche da NapoliAtletico Madrid e Manchester United, che l'anno scorso aveva proposto 30 milioni alla Fiorentina, ottenendo una risposta negativa. Infatti in questo momento il club viola valuta il giocatore 40 milioni cash, ergo preferirebbe non inserire contropartite. Una richiesta che ad oggi non è facile soddisfare, bisognerebbe lavorarci su se ci fosse la convinzione di portare a termine una trattativa anche alla luce del fatto che la società di Rocco Commisso non freme dalla voglia di cederlo, nonostante un contratto in scadenza nel 2022 che potrebbe comunque consigliare diversamente. 

Ipotesi di lavoro, dunque, ma nulla di così 'caldo' da valutarla una trattativa di mercato da parte dell'Inter. Prima bisogna capire se Conte sarà sulla panchina nerazzurra la prossima stagione, in secondo luogo se sarà il caso o meno di privarsi di Skriniar, che lascerebbe Milano controvoglia e solo per una big d'Europa.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 08 agosto 2020 alle 22:20
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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