Se il mercato di gennaio viene definito di riparazione, un motivo ci sarà. Il tentativo, appunto, è quello di riparare a un danno, a una mancanza, insomma ad una situazione che si è venuta a creare, a volte senza che ci sia un colpevole. Ma se poi la toppa è peggio del buco, allora son dolori. Sì, perché è a dir poco strana la situazione tecnico/sportiva che sta interessando Ionut Radu, portiere classe 1997 sotto contratto con l’Inter, ma in prestito, da gennaio scorso, al Parma, dopo che i primi sei mesi della stagione il portiere rumeno li aveva passati al Genoa.

In Liguria, l’ex canterano nerazzurro è stato un titolare indiscusso lo scorso anno con Davide Ballardini, Ivan Juric e Cesare Prandelli. Poi, dopo le ottime prestazioni della scorsa stagione, il Genoa lo ha voluto fortemente anche per l’annata in corso, tanto che il portiere è stato titolare prima con Aurelio Andreazzoli e poi con Thiago Motta. Le cose cambiano con l’arrivo del direttore sportivo Francesco Marroccu e di mister Davide Nicola: i due hanno ridisegnato la squadra sotto tutti i punti di vista e, dopo il ritorno di Mattia Perin dalla Juventus, Radu è scivolato inspiegabilmente in seconda posizione.

Il rumeno aveva due chance: tornare all’Inter, o accettare una delle tante offerte arrivate per lui (principalmente dalla Francia, ma anche da altri campionati): qui, l’impiego da titolare sarebbe stato certo, mentre all’Inter avrebbe fatto il secondo di Samir Handanovic. Ad un certo punto, l’infortunio di Luigi Sepe al Parma apre una possibilità che fino ad allora non c’era stata: andare in gialloblù, giocare titolare, in attesa che il numero uno dei parmensi rientrasse dall’infortunio. Un ottimo scenario, insomma: ed ecco che il trasferimento al Parma si concretizza.

Alla prova dei fatti, però, la realtà è ben diversa: le scelte di mister Roberto D’Aversa sono diverse e premiano Simone Colombi, con Radu sempre in panchina da quando è arrivato nelle fila dei ducali. Insomma, il malumore da parte del giocatore c’è tutto, secondo quanto risulta ad FcInterNews.it, per la realtà che era stata prospettata e per ciò che sarebbe potuto essere se fosse rientrato all’Inter (forse mister Antonio Conte avrebbe schierato Radu al posto di Daniele Padelli in queste settimane in cui Handanovic è out per infortunio, visto anche il tentativo di tesserare Emiliano Viviano, poi archiviato).

Ma tant’è, la situazione è questa e non la si potrà cambiare da qui a fine stagione. Però il rammarico per la scelta c’è. A maggior ragione per quello che sarà il futuro, comunque a tinte nerazzurre a partire dalla prossima stagione. Infatti, il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio, proprio nei giorni scorsi, ha rassicurato il giovane Ionut sul futuro: il prossimo anno sarà lui il vice-Handanovic, pronto a prolungare fino al 2022 il suo contratto con l’Inter.

Sezione: Esclusive / Data: Lun 24 febbraio 2020 alle 17:05
Autore: Giuseppe Granieri
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