Alla serata di gala di Samuel Eto'o, parlano tutti i nerazzurri presenti, e in moltissimi parlano ai giornalisti. FcInterNews.it segue in diretta e riporta tutte le parole dei giocatori. Proprio Samuel, il camerunense, torna a parlare dopo la notte europea. Il devastante Eto'o non ha dubbi: "Giocare con questo spirito - ha detto Samuel Eto'o poco prima dell'inizio del gala di beneficenza che ha organizzato a Milano, e riporta Inter.it- è stata una bella cosa. Spero che questa voglia di vincere non venga utilizzato soltanto contro formazione con giocatori importanti, ma in ogni partita, a partire da domenica, che ci sarà una sfida importante".

Eto'o ha spiegato di non essere decisivo per la squadra, come da più parti si dice: "Non è corretto dire così - ha spiegato l'attaccante - l'Inter è una buona squadra, tutti fanno il proprio lavoro, il mio è di aiutare i compagni. Questo è quello che faccio ogni giorno in allenamento e in partita".

Successivamente, Samuel ha proseguito: "La fondazione è la mia vita, quello che vale per la mia Africa che non ha avuto la fortuna di altri continenti. Io ho potuto giocare a calcio, e ora provo a dividere la mia fama con i miei amici per aiutare i bambini dell'Africa. Abidal? Gli dico che sono credente, pregherò e prego perché Dio domani sia con lui e per sempre, spero di rivederlo, e che i tifosi del Barça pensino a lui nella prossima partita di domenica". Poi, sulla sua stagione: "All'Inter sto benissimo, come stavo bene un anno fa anche se in un'altra posizione dove ho dovuto adattarmi. Adesso ringrazio i miei compagni, perché mi aiutano a giocare davanti, come ho sempre fatto. I sorteggi? Con lo spirito di Monaco, si può fare tutto in due partite. Siamo una squadra umile, perché solo così possiamo vincere. Barça o Mourinho? Voglio solo giocare a calcio, non mi interessa contro chi. La diffida nel derby? Non entro nel campo pensando al cartellino, spero di non saltare la partita perché non sono un giocatore sporco, ma non è la mia preoccupazione, la mia preoccupazione è tenere questo sorriso per le prossime partite con i miei compagni".

Quindi, è il turno di Houssine Kharja: "Qui è una serata importante per un grandissimo campione. Sono molto contento di partecipare a queste serate. In Champions? Non ho preferenze per il sorteggio, l'anno scorso l'Inter le ha prese tutte quelle forti ed ha vinto, non c'è paura. Mourinho? Ne abbiamo parlato solo un po' stamattina della prospettiva di affrontarlo, ma basta, niente di che. A me il Real piacerebbe da sfidare, ma per arrivare fino in fondo devi battere tutti. Per lo scudetto, c'è una rimonta da fare ma secondo me vinceremo lo scudetto".

C'è anche Lucio a discutere soprattutto di futuro, oltre che del sorteggio: "Non ho detto di voler tornare al Bayern, ho solo detto che se l'Inter non mi vuole più alla scadenza del contratto e mi vuole il Munchen potrei tornare, ma adesso sto benissimo all'Inter, ho vinto una Champions e battuto il Bayern due volte, perché dovrei voler andare via? Sono felicissimo. Assolutamente rimarrei in nerazzurro se dovessi scegliere. Il mio cuore è dell'Inter, la mia volontà è restare ma nel calcio può accadere di tutto. Il sorteggio? Possiamo incontrare tante squadre, siamo i più forti al Mondo per cui adesso dobbiamo confrontarci con altri grandi club, lottando sempre contro chiunque. Mourinho? Vediamo dopo il sorteggio quale squadra affrontare, non si può dire se è meglio o peggio il Real, o il Chelsea o chiunque altro".

Anche Adriano Galliani, a.d. del Milan, è presente alla notte di gala di Eto'o. Questo afferma all'ingresso: "Eto'o fa cose fantastiche in campo e anche fuori, mi ha invitato a questa notte di gala e gli mostro la mia stima con la presenza".

Alla serata, è arrivato anche il presidente nerazzurro Massimo Moratti, che si è dato ad una stretta di mano con Galliani.

Arriva anche Didier Drogba, bomber africano del Chelsea: "Domani vedremo chi prendere, non ci pensiamo. La rivincita contro l'Inter? Sarebbe una sfida stupenda, ma aspettiamo il sorteggio".
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 17 marzo 2011 alle 20:32
Autore: Fabrizio Romano
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