"Sono il goleador". Così Sebastiano Esposito, attaccante dell'Under-17 nerazzurra, ha esordito nella sua intervista rilasciata ai microfoni di InterTV nel corso della trasmissione 'Let me introduce', dedicata al settore giovanile. "Ho iniziato a giocare a calcio all'età di cinque anni - riferisce il classe 2002 -, a Castellammare di Stabia. Ho iniziato ad avere la passione di questo sport grazie a mio fratello maggiore, mio padre, mio zio e mio nonno. Insomma, una famiglia che vive per il calcio. Mio padre è stato anche giocatore del Napoli fino alla Primavera, poi non è potuto diventare un grande giocatore complici i vari infortuni che ha subìto".

Esposito racconta la sua ascesa calcistica che l'ha portato ad indossare la maglia nerazzurra: "Quando avevo 8 anni, mi sono trasferito a Brescia: è stata dura separarmi dalla mia città, però ho sempre vissuto bene questa nuova avventura grazie al calcio. Sono molto legato alle mie origini, infatti appena posso cerco di tornare in Campania. Il distacco dalla mia città mi ha segnato un po', ma sono qui per fare quello che sogno e che mi piace. Grazie al Brescia è nata l'opportunità di approdare ad Appiano Gentile. Ho provato un'emozione fantastica quando ho indossato la maglia dell'Inter per la prima volta: avevo paura di sbagliare, ma poi è andato tutto bene. L'Inter per me è sempre stata una delle migliori squadre d'Italia, con uno dei settori giovanili top d'Europa: qui ho sempre trovato una famiglia ed un appoggio costante".

"Fin da piccolo - racconta -, il mio punto di riferimento è sempre stato Francesco Totti. Attualmente, il mio idolo è Icardi: è un centravanti capace ad attaccare bene gli spazi; per giunta in area di rigore è formidabile, sa come dare la palla e fare gol".

Sulla sua posizione in campo: "Preferisco giocare come attaccante, però vista la mia buona tecnica mi piace anche agire sulla linea della trequarti campo".

Sulla stagione corrente: "Ho iniziato con il ritiro sostenuto con la Primavera: la differenza tra questa categoria e l'Under-17 sta nella risposta che il fisico deve dare. Nel campionato Primavera, infatti, vi sono squadre molto più organizzate ed è difficile giocarvi contro".

Sul suo ambientamento ad Appiano: "L'Inter tiene molto al suo vivaio, è un'ottima società ed ha grande settore giovanile. Vi sono delle regole molto rigide da rispettare, ma sappiamo che gli addetti ai lavori lo fanno per il nostro bene".

Sulla sua crescita personale: "Da quando sono arrivato, sono migliorato molto. Soprattutto fisicamente: devo ringraziare questo staff e questa società per avermi messo a disposizione tutti gli strumenti per poter progredire sotto questo punto di vista. Dove devo migliorare? Sicuramente nell'elevazione e nel colpo di testa".

Sulla maglia azzurra: "Vengo spesso convocato in Nazionale, sono molto felice di questo. Ne vado fiero: mi piace avere la responsabilità di rappresentare la mia nazione".

Spazio, poi, al racconto del ricordo più piacevole in nerazzurro: "Da quando sono all'Inter, ho tantissimi ricordi belli e magnifici. Il ricordo più bello è la vittoria del campionato Under-16: abbiamo vinto 3-0 contro la Juventus, ho fatto anche un gol".

Sugli auspici per il futuro: "Il mio sogno è quello di diventare un giocatore professionista: cercherò di dare il massimo per questo".

L'allenatore dell'Inter Primavera, Armando Madonna, ha presentato il profilo tecnico del ragazzo: "Indubbiamente si tratta di un prospetto interessante. Tecnicamente e fisicamente è un giocatore forte: deve strutturarsi e prendersi un po' d'esperienza, ma è un giocatore di prospettiva. Ha una dote d'apprendimento importante ed in campo è molto intelligente: con il tempo, può diventare un ottimo giocatore. In fase offensiva può giocare un po' dappertutto, in questo momento: è logico che nel corso degli anni dovrà trovare la sua posizione preferita".

Andrea Zanchetta, tecnico dell'Under-17, si è così espresso: "Dal punto di vista calcistico, Esposito è un profilo sicuramente interessante: un attaccante con tante qualità e con il vizio del gol. Sono tante le qualità su cui può contare: dentro l'area è letale, quando gli arriva un pallone difficilmente se lo fa scappare. Io lo considero un vero attaccante. Il fatto di allenarsi spesso con la Primavera gli dà dei vantaggi, visto che è costretto ad alzare i ritmi. Spesso risulta determinante proprio per questo".

Il padre del giocatore rende grazie all'Inter: "Abbiamo sposato questo progetto e in questo momento non possiamo che ringraziare la dirigenza e tutti coloro che seguono il settore giovanile nerazzurro. Sebastiano è un attaccante moderno, che fa della sua arma vincente la rete: è uno che vive per il gol, e tantissime gol riesce a trovarne la via. L'Inter tiene tantissimo sia alla scuola che al calcio: quando c'è qualcosa che non funziona, intervendono chiamandoci e contattandoci".

La madre, invece, richiama il ragazzo all'umiltà: "La cosa importante è restare con i piedi per terra. Sono contentissima per quello che sta facendo, però ho qualche paura per eventuali delusioni: tendo sempre a tranquillizzarlo. Ciò che deve accadere, accadrà. Ringrazio tantissimo l'Inter per quello che ci ha dato: non so come andrà a finire, però ringrazio tanto il club. Auguro il massimo a mio figlio".

VIDEO - SETTANTA METRI DI CAMPO E GOL: LA PERLA DI YANN KARAMOH

Sezione: Giovanili / Data: Mer 16 gennaio 2019 alle 21:31
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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