"Senza dimenticare la riconoscenza di un passato recente, questa è stata una svolta, sportiva e politica, in un'economia che deve darci la forza di trovare dei valori positivi. Lavoriamo di più, ed è un buon allenamento per la vita. E usiamo più la fantasia". Parole e musica di Massimo Moratti. Il presidente, al workshop di FC Internazionale tenutosi quest'oggi, ha mandato un messaggio molto chiaro. La grande svolta per l'Inter nasce in un mercato come l'ultimo, in cui si mette da parte il passato senza dimenticarne la riconoscenza, per far spazio al futuro. Ingaggi più bassi e ragionevoli (i "valori positivi" di cui parla Moratti) e un progetto vincente quanto futuribile, legato alla fantasia.

Questa è la parola magica. Perché l'economia del calcio è cambiata, decisamente. Lo ha spiegato il presidente stesso, certi costi non sono più sostenibili neanche dalle grandi società come l'Inter. Di conseguenza, la fantasia dev'essere parte concreta del progetto economico di un club. La traduzione pratica del discorso è lineare quanto chiara: non potendosi più permettere di andare a comprare il fenomeno conclamato, bisogna sempre essere pronti a inventarsi qualcosa. Il che responsabilizza chi fa il mercato, anche perché poi qualsiasi investimento ha un peso specifico comunque importante.

E da qui il prestito di Gargano a poco più di 1 milione, Handanovic con un ingaggio quattro volte inferiore a Julio Cesar, ma soprattutto affari come quello che ha portato a Milano il gladiatore Fredy Guarin. Un'operazione esemplare, di un talento puro messo ai margini, curato, ripreso e adesso perno insostituibile che farebbe gola a tante grandi società. La strada da seguire è quella della fantasia legata all'economia, dunque. Per la grande svolta economica, un taglio netto rispetto a un passato di spese importanti. Adesso, la situazione è cambiata. Bisognerà fare di... fantasia, virtù.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 07 settembre 2012 alle 20:40
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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