Ecco perché Mourinho manterrà il vantaggio in classifica

Un anno fa, durante questo periodo, la vittoria sul Livorno (2-0, doppietta di Suazo in apertura di match) proiettò l'Inter di Mancini a +11 sulla seconda in classifica, la Roma, sconfitta in casa della Juventus. Corsi e ricorsi, insomma, dal momento che i nerazzurri, a un anno di distanza, hanno ulteriormente aumentato il loro vantaggio in classifica sulle inseguitrici (+9 sulla Juve, +11 sul Milan). Un dato che conferma lo strapotere nerazzurro nelle ultime stagioni, ma che deve doverosamente mettere in guardia la truppa allenata da Mourinho. Molti giocatori, infatti, hanno vissuto in prima persona il calo della seconda parte dello scorso campionato, che portò i giallorossi a sentirsi campioni d'Italia per circa mezz'ora, prima che Ibrahimovic, con la doppietta di Parma, rimettesse le cose al loro posto. Un crollo psico-fisico che costò all'Inter anche l'eliminazione in Champions League da parte del Liverpool.

Oggi la realtà è diversa, sulla panchina nerazzurra c'è un altro allenatore, Mourinho, decisamente più attento ai dettagli rispetto al Mancio. La sua esperienza in situazioni analoghe dà ai tifosi maggiore serenità. Mourinho infatti, una volta raggranellato un vantaggio così cospicuo, non si è mai fatto trovare impreparato durante i tentativi di rimonta delle inseguitrici (lo scudetto con il Chelsea ne è l'l'esempio emblematico). Inoltre, il portoghese sa bene come tenere alta la concentrazione della squadra in occasione degli appuntamenti che contano a livello europeo. Per questo motivo è lecito attendersi, contro il Manchester United, un'Inter carica, vogliosa di dimostrare di essere più forte dei campioni in carica e della spocchia di sir Alex Ferguson e Cristiano Ronaldo. Ancora pochi giorni e potremo toccare con mano le differenze sostanziali tra questa Inter e quella dello scorso campionato. Tenendo presente che la trasferta di Bologna sarà utile per scoraggiare ogni tentativo di rimonta in Italia.