"Sono prevedibili quattro o cinque cambi di formazione". L'annuncio era stato dato già ieri dal tecnico dell'Inter Walter Mazzarri, alla vigilia di una sfida, quella col Valencia, che probabilmente potrebbe dire di più sull'effettivo stato di salute della formazione nerazzurra, a tre domeniche dal via del campionato e a due settimane dal primo impegno ufficiale in Coppa Italia. Perché, a differenza di Amburgo e Chelsea, la formazione iberica ha bene o male marciato sin qui a ritmi simili a quelli nerazzurri, e quindi la forma dovrebbe perlomeno equipararsi. Anche se l'importante sarà continuare a verificare i progressi, almeno stasera l'Inter partirà per cercare la vittoria, la prima nei test post-Pinzolo, che vorrebbe dire anche evitare la finale per lo sgradevole cucchiaio di legno della Guinness International Champions Cup che vedrebbe opposti i nerazzurri alla Juventus, battuta nella notte in maniera inconsulta dai Los Angeles Galaxy. 

Ma lo farà con alcuni accorgimenti a livello di organico: dopo che con Amburgo e Chelsea hanno preso il via gli stessi undici giocatori, stasera Mazzarri inserirà nel suo 3-5-2 alcune nuove pedine. Una forzata in difesa, vista l'assenza di Hugo Campagnaro espulso contro i Blues e quella di Walter Samuel per infortunio: potrebbe essere una chance importante per Cristian Chivu, sin qui ancora poco convincente nelle sue uscite. Accanto al romeno, il cui ritorno ad una forma ottimale diventa più che un'esigenza vista la situazione, e ad Andrea Ranocchia, positivo in quel di Indianapolis, dovrebbe esserci Marco Andreolli, anche lui alle prese con dei meccanismi da registrare ma che nell'ultima uscita ad Amburgo, gol a freddissimo subito a parte, male non aveva fatto. E dalla panchina, scalpita Ibrahima Mbaye

Capitolo centrocampo: facile pensare ad una sosta per Alvaro Pereira, impiegato con continuità in queste prime amichevoli pur avendo iniziato in ritardo la preparazione col gruppo, e ad un impiego di Jonathan e dell'infaticabile Yuto Nagatomo sulle fasce. Al centro della mediana, tolto Fredy Guarin che pare aver trovato la linfa di un tempo, potrebbero verificarsi le novità maggiori: può cedere il posto anche Esteban Cambiasso che palesa ancora qualche limite, con Patrick Olsen che è stato elogiato dal tecnico nerazzurro al termine dell'incontro con la squadra di José Mourinho e chissà, potrebbe godere di un premio. Spazio anche per Zdravko Kuzmanovic, il serbo forse giunto alla prova del nove, viste le voci insistenti di mercato che si scontrano con la volontà del giocatore di rimanere all'Inter.

Toccherà infine a Ishak Belfodil reggere il peso dell'attacco: il franco-algerino sarà schierato nella sua posizione preferita, quella di puntero, sostenuto presumibilmente da Ricardo Alvarez con Rodrigo Palacio e Mauro Icardi che tireranno il fiato e Alessandro Capello possibile arma a gara in corso. L'occasione ideale per dimostrare di essere uno che in zona gol ci sa fare, pur al di là delle effettive difficoltà sul piano fisico. Mazzarri, comunque, cercherà di riempire l'incontro dei significati giusti, dando a questi ragazzi, specie in un momento particolare col mercato che ristagna e le defezioni che si fanno sentire, l'opportunità di farsi vedere e magari di provare a metterlo in difficoltà nelle sue scelte future.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 04 agosto 2013 alle 17:50
Autore: Christian Liotta
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