Neanche le condizioni non proprio ottimali di Diego Milito hanno mosso a compassione l’incorruttibile Mourinho: Balotelli resta dietro la lavagna, nello specifico a casa a guardare (forse) Inter-Livorno, in programma domani sera a San Siro. Una rinuncia special, è il caso di dirlo, soprattutto alla luce del fatto che l’argentino, durante l’ultimo allenamento, ha sofferto per un problema muscolare alla coscia. Niente riposo per lui (sempre che non resti in panchina), stop forzato per SuperMario. Anche a costo di rimanere ridotti all’osso, offensivamente parlando. Chissà cosa starà passando per la testa di Balotelli adesso. Forse in cuor suo il problemuccio occorso a Milito aveva acceso più di una speranza di reintegro, ma senza le famose scuse pubbliche è dura tornare in gioco. E la provocazione che lo vorrebbe fuori squadra fino al termine della stagione, in questo momento, non sembra più tale… Coerente con il suo pugno di ferro, Mourinho ha rinunciato a un’arma probabilmente necessaria per superare l’astinenza in zona gol palesata dall’Inter nelle ultime settimane. Le capacità di SuperMario sono arcinote, il ragazzo è in grado di estrarre dal cilindro qualsiasi giocata, nel bene e nel male. Ma non è un lusso che il portoghese vuole concedersi, almeno domani sera.

Il calcio è strano. Alla delusione di Balotelli, stavolta corrisponde l’infinita gioia di Mattia Destro, classe 1991, che con la maglia della Primavera nerazzurra (e in Nazionale di categoria) sta facendo gol a raffica, tanto da convincere gli addetti ai lavori a scommettere su un futuro roseo per lui. Intanto, il posto lasciato vacante da SuperMario, domani sera, verrà preso proprio da Destro, che per la prima volta assaporerà l’atmosfera del massimo campionato. Già si è allenato con i ‘grandi’ della rosa, quindi li conosce e da loro è conosciuto. Ma l’esperienza di essere nella lista della prima squadra è senza dubbio unica. Difficile che possa giocare, a meno di necessità che il popolo nerazzurro, francamente, non si augura, ma anche sedere in panchina accanto a Mourinho e a compagni i cui nomi sono più altisonanti è un bel premio per il baby attaccante. Peccato solo che sia l’amico Balotelli, in una situazione poco piacevole e ancor meno edificante, a lasciargli il passo. Due facce della stessa medaglia, dunque: da una parte il Balotelli deluso, dall’altra il Destro entusiasta. La prima volta, dopotutto, non si scorda mai…

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 24 marzo 2010 alle 11:15
Autore: Fabio Costantino
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