Indubbiamente il fatto di vedere Obi sin dall’inizio e Mudingayi in corso d’opera a destra avrà fatto storcere il naso ai puristi della tattica. Eppure contro il Catania entrambe le mosse di Stramaccioni avevano una precisa logica, spiegata solo davanti alle telecamere nel post-partita. Paradossalmente, con Nagatomo squalificato, i giocatori più adatti ad agire su quella fascia erano Zanetti (che ha iniziato a sinistra) e Jonathan, con il brasiliano che è rimasto in panchina, ennesima conferma della sua bassa classifica nelle gerarchie della rosa nerazzurra. L’ex Santos probabilmente avrà la sua chance a San Siro contro il Partizan giovedì prossimo, ma trattasi di magra consolazione.

Al contempo, le dichiarazioni di Cambiasso nel dopo-gara fanno intendere come la squadra abbia bisogno di un giocatore “come Pirlo o Lodi”, un regista che alzi la testa e faccia girare il pallone con intelligenza e piedi buoni, proprio la figura che manca alla mediana nerazzurra. Vero è, come sottolineato dal Cuchu, che molte grandi squadre hanno vinto senza il regista, però stando alle idee tattiche di Strama questo tipo di giocatore servirebbe, eccome. E se lo dice Cambiasso, che così ‘attira’ concorrenza ma si esprime da esperto del ruolo, c’è da dargli credito. Non è dato sapere se la dirigenza farà altrettanto già a gennaio, di certo l’eventuale arrivo di Paulinho non colmerebbe questa lacuna in quanto il brasiliano ha caratteristiche diverse.

Rinforzerebbe però la mediana e le darebbe qualità, imprevedibilità e ulteriore dinamismo, il che non guasterebbe. La partita contro il Catania evidenzia dunque la necessità di avere una valida alternativa a destra e, se possibile, l’arrivo di un regista, anche se la seconda opzione non è un’urgenza. Il ritorno di Palacio, comunque, non deve illudere che non serva un vice-Milito, perché il Principe ha il diritto di riposarsi non solo in Europa League. Pertanto, a destra e davanti sarebbe il caso di muoversi durante la sessione invernale di mercato, per offrire a Stramaccioni alternative valide per continuare sulla strada imboccata nell’ultimo mese. È chiaro che, con l’Inter ai vertici della classifica, magari non troppo lontana dalla vetta, Moratti penserà a fare qualche regalo al suo allenatore, con la consapevolezza che la squadra potrebbe migliorare e compatibilmente con il budget a disposizione.

I nomi che circolano, per ora, non sono totalmente affidabili, segno chiarissimo che la dirigenza voglia aspettare ancora prima di affondare il colpo. L’unica semi-garanzia è Paulinho, già vicinissimo in estate e, si spera, destinato a raggiungere Milano dopo il Mondiale per Club a dicembre. Il resto dipenderà dall’andamento dell’Inter da qui a gennaio: i ruoli da potenziare sono stati individuati, Stramaccioni non ha che da meritarsi i regali del suo datore di lavoro.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 22 ottobre 2012 alle 13:35
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
vedi letture
Print