Dopo lo Scudetto con l'Inter, la Copa America con l'Argentina. Due autentiche imprese attese da entrambe le tifoserie da anni, che sembravano ormai un tabù. Invece, da titolare e protagonista, El Toro è riuscito a entrare nella storia di nerazzurri e albicelesti nel giro di poche settimane. Il tutto, ad appena 24 anni e con la promessa, mostrata dal rettangolo di gioco, di diventare un centravanti di livello ancora superiore. L'Inter lo sa bene, ma lo sa anche il suo agente Alejandro Camano, incaricato dallo stesso calciatore dopo la rottura con il suo entourage storico formato da Beto Yaque e Rolando Zarate.
Lautaro oggi si sta ancora godendo il trionfo con la sua Nazionale e tra poco inizierà le meritate vacanze, prima di far ritorno a Milano e iniziare la nuova stagione nerazzurra. Ma sul suo futuro penda ancora una Spada di Damocle, un contratto che scadrà nel 2023 e che la dirigenza di Viale della Liberazione ha da tempo tutte le intenzioni di rinnovare a cifre più consone al valore del calciatore di Bahia Blanca. Un rinnovo che però il cambio di procura ha ritardato e in qualche modo complicato, visto che con il nuovo entourage è stato necessario ricominciare i discorsi. Eppure, ad oggi, nonostante le buone intenzioni dell'Inter dall'altra parte non sembra ci sia tutta questa fretta di firmare, come lo stesso Camano ha fatto intendere più di una volta. "Dobbiamo parlare", ha più volte ribadito, auspicando chiarezza sui piani futuri del club, mentre lavorava al trasferimento dell'altro suo assistito deluxe, Achraf Hakimi, al Paris.
Situazione di stallo consapevole, non c'è alcuna tensione tra le parti ma quasi un tacito accordo di attendere. Sì, ma attendere cosa? L'offerta dell'Inter rimarrà la stessa, vicina ai 5 milioni a stagione. Ben lontana dai 10 proposti dal Barcellona la scorsa estate, senza tuttavia che i blaugrana avessero i fondi per convincere i nerazzurri a cedere il loro gioiello. Oggi offerte importanti all'orizzonte non se ne vedono, ma siamo ancora a inizio luglio e mancano quasi 2 mesi alla chiusura del mercato. La vittoria (e le prestazioni) in Copa America hanno sicuramente aumentato l'interesse generale nei confronti di Martinez, ma al contempo è cresciuto anche il valore dell'attaccante che per l'Inter si attesta sui 90 milioni di euro. Cifra spropositata di questi tempi, a meno di un movimento di attaccanti di altissimo livello che possa liberare tanto cash per l'acquisto di una nuova punta. Basti pensare ai vari Harry Kane e Kylian Mbappé, attratti dal desiderio di lasciare rispettivamente Tottenham e Paris e che potrebbero smuovere molto denaro in un mercato attualmente dominato da pochi.
Beppe Marotta ha sempre smentito di voler cedere un altro big dopo Hakimi, ma al contempo ha sottolineato le difficoltà nella trattativa per il rinnovo di Lautaro, comunque nella to do list nerazzurra. C'è però un concetto che l'Ad Sport ha più volte ripetuto: l'Inter non tratterrebbe a forza chi chiedesse la cessione. Concetto che, unito all'attendismo manifestato dall'agente, fanno intendere che potrebbe essere Lautaro stesso a sbloccare la situazione facendosi avanti e chiedendo di andare via. Scenario virtuale, ovviamente, visto che per andare via serve una destinazione gradita e soprattutto servono tanti soldi. Ad oggi non c'è nulla di tutto ciò, quanto basta per soffocare sul nascere ogni possibile voce di addio del Toro. Il quale, a sua volta, ha sempre detto che a Milano sta bene e sarebbe rimasto anche senza Antonio Conte. Per questa ragione, più che l'attesa di un'offerta da un altro club, sembra che Camano stia temporeggiando per ottenere una proposta di rinnovo migliore dall'Inter, traducendola nella richiesta di maggiore chiarezza sui programmi della società. E qui si torna alle parole di Marotta, che invitando eventualmente il giocatore a farsi avanti chiedendo la cessione, ha sottolineato quanto il rinnovo dell'argentino non sia propriamente una formalità, soprattutto in tempi di taglio dei costi.
Tutto in divenire sul fronte Martinez-Inter, di certo c'è un contratto di altri due anni a cifre basse per il valore dell'attaccante. Il resto è solo potenziali scenari da qui alla fine del mercato: le parti vogliono proseguire insieme, ma nessuna può metterci la mano sul fuoco.
VIDEO - ANEL AHMEDHODZIC, ECCO CHI E' IL NUOVO OBIETTIVO DI MERCATO DELL'INTER
Lautaro oggi si sta ancora godendo il trionfo con la sua Nazionale e tra poco inizierà le meritate vacanze, prima di far ritorno a Milano e iniziare la nuova stagione nerazzurra. Ma sul suo futuro penda ancora una Spada di Damocle, un contratto che scadrà nel 2023 e che la dirigenza di Viale della Liberazione ha da tempo tutte le intenzioni di rinnovare a cifre più consone al valore del calciatore di Bahia Blanca. Un rinnovo che però il cambio di procura ha ritardato e in qualche modo complicato, visto che con il nuovo entourage è stato necessario ricominciare i discorsi. Eppure, ad oggi, nonostante le buone intenzioni dell'Inter dall'altra parte non sembra ci sia tutta questa fretta di firmare, come lo stesso Camano ha fatto intendere più di una volta. "Dobbiamo parlare", ha più volte ribadito, auspicando chiarezza sui piani futuri del club, mentre lavorava al trasferimento dell'altro suo assistito deluxe, Achraf Hakimi, al Paris.
Situazione di stallo consapevole, non c'è alcuna tensione tra le parti ma quasi un tacito accordo di attendere. Sì, ma attendere cosa? L'offerta dell'Inter rimarrà la stessa, vicina ai 5 milioni a stagione. Ben lontana dai 10 proposti dal Barcellona la scorsa estate, senza tuttavia che i blaugrana avessero i fondi per convincere i nerazzurri a cedere il loro gioiello. Oggi offerte importanti all'orizzonte non se ne vedono, ma siamo ancora a inizio luglio e mancano quasi 2 mesi alla chiusura del mercato. La vittoria (e le prestazioni) in Copa America hanno sicuramente aumentato l'interesse generale nei confronti di Martinez, ma al contempo è cresciuto anche il valore dell'attaccante che per l'Inter si attesta sui 90 milioni di euro. Cifra spropositata di questi tempi, a meno di un movimento di attaccanti di altissimo livello che possa liberare tanto cash per l'acquisto di una nuova punta. Basti pensare ai vari Harry Kane e Kylian Mbappé, attratti dal desiderio di lasciare rispettivamente Tottenham e Paris e che potrebbero smuovere molto denaro in un mercato attualmente dominato da pochi.
Beppe Marotta ha sempre smentito di voler cedere un altro big dopo Hakimi, ma al contempo ha sottolineato le difficoltà nella trattativa per il rinnovo di Lautaro, comunque nella to do list nerazzurra. C'è però un concetto che l'Ad Sport ha più volte ripetuto: l'Inter non tratterrebbe a forza chi chiedesse la cessione. Concetto che, unito all'attendismo manifestato dall'agente, fanno intendere che potrebbe essere Lautaro stesso a sbloccare la situazione facendosi avanti e chiedendo di andare via. Scenario virtuale, ovviamente, visto che per andare via serve una destinazione gradita e soprattutto servono tanti soldi. Ad oggi non c'è nulla di tutto ciò, quanto basta per soffocare sul nascere ogni possibile voce di addio del Toro. Il quale, a sua volta, ha sempre detto che a Milano sta bene e sarebbe rimasto anche senza Antonio Conte. Per questa ragione, più che l'attesa di un'offerta da un altro club, sembra che Camano stia temporeggiando per ottenere una proposta di rinnovo migliore dall'Inter, traducendola nella richiesta di maggiore chiarezza sui programmi della società. E qui si torna alle parole di Marotta, che invitando eventualmente il giocatore a farsi avanti chiedendo la cessione, ha sottolineato quanto il rinnovo dell'argentino non sia propriamente una formalità, soprattutto in tempi di taglio dei costi.
Tutto in divenire sul fronte Martinez-Inter, di certo c'è un contratto di altri due anni a cifre basse per il valore dell'attaccante. Il resto è solo potenziali scenari da qui alla fine del mercato: le parti vogliono proseguire insieme, ma nessuna può metterci la mano sul fuoco.
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