Che Deco abbia voglia di approdare alla corte di José Mourinho all'Inter, è ormai indubbio. Che la situazione tra lui e il Chelsea non sia più idilliaca già da diverso tempo, lo è altrettanto. E che il fantasista portoghese non faccia niente per nascondere entrambe le cose, lo stiamo toccando con mano in questi ultimi giorni. L'ultimo capitolo di questo "braccio di ferro" tra il giocatore e il club londinese nasce dalle nuove dichiarazioni al curaro rilasciate dal lusitano nel corso di un'intervista al programma "ArenaSporTV" di Deco nei confronti dei Blues, rivolgendo un attacco diretto nei confronti di Roman Abramovich, accusato dal lusitano di usare la squadra "come un giocattolo personale".

Deco è stato ingaggiato l'estate scorsa dal Barcellona, ma la sua stagione in Premiership si è rivelata decisamente deludente. "Ho avuto un anno difficile - dice  -, sono arrivato che c'era Scolari in panchina; la partenza è stata buona ma poi ho accusato vari problemi legati ad infortuni". A questo proposito, l'ex Porto non risparmia critiche neppure nei confronti dello staff sanitario: "Ho avuto molti problemi con il dipartimento medico; non sono stato curato bene". Deco chiude ribadendo un concetto: "Non sono contento dell'esperienza al Chelsea, sto cercando un altro club dove mi possa sentire bene". E qui arriva l'allusione all'Inter, unico club davvero sulle sue tracce: "So che l'Inter ha dimostrato interesse per me, lo ha confermato anche il presidente Moratti, mi piacerebbe molto giocare a Milano dopo quest'anno difficile". Mourinho insomma rivorrebbe a tutti i costi il suo pupillo, ritenendolo fondamentale anche per la corsa alla Champions.

Ma le incognite, soprattutto quelle legate alla sua condizione fisica e all'età, permangono tutte, per cui occorrerà valutare bene l'effettivo valore aggiunto che Deco può offrire alla causa nerazzurra prima di procedere all'ingaggio, a prescindere da tutte le buone parole spese sul suo conto in questi ultimi tempi. Valutazioni che comunque in Corso Vittorio Emanuele stanno facendo scrupolosamente, come testimonia anche il mancato blitz di Marco Branca nella capitale britannica dei giorni scorsi; sintomo, questo, di una voglia di vederci ancora più chiaro prima di dare il benestare.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 26 giugno 2009 alle 16:55
Autore: Christian Liotta
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