Il protagonista di oggi del Matchday Programme dell'Inter è Stefan de Vrij, che come accade in questo format si racconta un po' e svela alcuni aneddoti della sua vita da calciatore.

AMICIZIA - "Ci sono tante persone che hanno oggi e hanno avuto in passato un ruolo importante nella mia vita e nella mia carriera. Tra i compagni dico Bruno Martins Indi, abbiamo giocato insieme in Nazionale e al Feyenoord. Abbiamo cominciato insieme a 14 anni e abbiamo fatto lo stesso percorso fino ai Mondiali in Brasile. Così è diventato uno dei miei migliori amici".

QUALITA' - "Lavoro, impegno, professionalità, concentrazione sono caratteristiche che mi hanno permesso di arrivare a oggi e di essere il giocatore che sono".

CITTA' NATALE - "Ouderkerk aan den IJessel è il paese in cui sono nato e cresciuto, per me rappresenta le origini di tutto. Milano invece è il mio presente, mi ha accolto bene e ci sto bene".

IDOLI - "Non avevo un solo idolo da piccolo, però ricordo che nel mio paese abitavano giocatori del Feyenoord, la mia squadra del cuore. Molto spesso andavo lì a chiedere gli autografi, erano Dudek, che mi dava sempre i suoi cartellini autografati e Smolarek. Ho sempre avuto l'obiettivo e il sogno di diventare calciatore. Ci ho sempre creduto. Davanti a casa mia c'era un campetto da calcio ed ero sempre lì, mia madre mi chiamava per cena e io ci mettevo un sacco di tempo per rientrare. Quali leggende nerazzurre avrei voluto sfidare? Milito, Adriano, Eto'o, Vieri... Ci sono tanti attaccanti forti nella storia nerazzurra, tra tutti direi Baggio".

L'EMOZIONE - "Uno dei momenti che mi ha emozionato di più da quando sono all'Inter è il gol nel derby. Ricordo che sulla palla di Candreva da corner ho fatto un movimento verso il primo palo, ho saltato e quando sono caduto ho visto la palla nell'angolino. E' stato bellissimo!".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 14 gennaio 2023 alle 11:28
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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