"Dove ho imparato a suonare il pianoforte? Mi piaceva da tanto tempo e l'idea di imparare mi è venuta in mente durante il lockdown, visto che avevamo tanto tempo. Ho fatto tutto da solo...". Lo dice Stefan De Vrij nell'intervista concessa a DAZN.

Che musica ascolti?

"Sono cresciuto con la musica rock e indie-rock grazie ai miei che quando andavamo in vacanza mettevano i cd di Pearl-Jam, Nirvana, Dire Straits. Poi mio fratello mi ha consigliato di ascoltare musica classica e mi ha proprio colpito. La passione per il piano è nata così".

Per la cultura olandese, la bicicletta è predominante.

"Io facevo tutto in bici. Sono cresciuto in un paesino molto piccolo di 5mila abitanti e lì tutti vanno in bici. Io andavo a scuola in bici, anche a calcio. E anche quando giocavo con il Feyenoord, dove ho esordito a 17 anni. Capitava di andare allo stadio in bici o in metro, e magari i tifosi mi chiedevano: 'Ma non vai a giocare?'. E io: 'Sì, sto andando...' (ride, ndr)".

Se il post-impressionismo olandese fosse il 3-5-2, chi sarebbe Conte e chi Inzaghi tra Van Gogh, più curvilineo e fantasioso, e Mondrian, più ordinato e lineare?

"Conte più Mondrian e Inzaghi più Van Gogh. Sono due allenatori che hanno avuto ragione perché hanno vinto. Con Inzaghi avevo già lavorato alla Lazio, Conte ha una carriera importantissima e ha sempre vinto. Lavorando con lui capisci il perché. I nostri 'terzi' vanno anche all'attacco, con Conte abbiamo vinto lo scudetto dopo tanto tempo e ora si vede. Quando Inzaghi ha iniziato la stagione c'era già la base e sta facendo una stagione importante".

È vero che è facile fare il difensore centrale della difesa a tre?

"Per me no. Sembra che sei più coperto, ma serve tantissima comunicazione. C'è una linea a tre o a cinque e devi romperla più spesso per uscire. Tra di noi ci chiamiamo le uscite".

L'olandese è difficile: si pronuncia "De Frai" o "De Vrai?"

"De Frei. La pronuncia olandese è tra le più difficili al mondo".

Dentro l'Inter, qual è la tua famiglia nella famiglia?

"Dumfries, che è olandese. Ride tantissimo, poi in campo è un guerriero. Ragazzo simpaticissimo. Poi spesso siamo con Calhanoglu, Radu...".

Qui a casa tua ci sono tanti libri: qual è il tuo scrittore preferito?

"Stephen King, da quando ero piccolo".

Se ci fosse un re nell'Inter, chi sarebbe?

"Direi il mister o capitan Handanovic".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 21 dicembre 2021 alle 10:06
Autore: Alessandro Cavasinni
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