L’Inter ha depositato oggi il ricorso per la revoca della chiusura della Curva Nord in vista del derby di domenica e, a quanto si apprende, si attende con fiducia l’udienza in programma domani a Roma alle 13.30 davanti alla Corte di giustizia federale.

La tesi difensiva che sarà sostenuta dal legale del club, Angelo Capellini, parte dal presupposto che la società nerazzurra non può essere considerata recidiva perchè la prima sanzione (la chiusura della curva decisa dopo Torino-Inter) non è ancora passata in giudicato poichè la Corte di giustizia federale l’ha sospesa dopo il ricorso in appello.

Altro argomento difensivo dovrebbe evidenziare il fatto che vengono considerati espressione di discriminazione territoriale i cori contro i napoletani e non altri contro gli abitanti di Milano o Roma. Inoltre il club punterà sul fatto che, come rilevato dalla Procura federale, erano percepibili solo dai due settori confinanti con quello degli ospiti e non in tutto lo stadio i cori provenienti dal settore occupato da circa 320 tifosi interisti. Un numero che, secondo l'Inter, rende sproporzionata una sanzione che colpisce circa 7.500 persone, ovvero quante ne ospiterà per il derby la curva.

Intanto, voci insistenti parlano di riapertura della Curva predisposta dal Prefetto di Milano visto il rischio di ordine pubblico. Manca l'ufficialità e, infatti, per il momento il Prefetto ha smentito. Tutto si saprà domani.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 19 dicembre 2013 alle 18:38 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Francesco Fontana
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