"Quando è arrivata la mia chance l'ho presa subito al volo. Con le giovanili del Brasile viaggiavamo molto in Europa e quando l'Inter venne a vedermi si intressò a me e decise di acquistarmi". Parla così Philippe Coutinho in un'intervista esclusiva concessa ai microfoni del Telegraph. L'ex trequartista nerazzurro ha avuto modo di soffermarsi sull'esperienza a Milano e sul suo addio dall'Italia: "Quando io mi stavo preparando per unirmi all'Inter, la squadra era allenata da José Mourinho. Lui però lasciò il club poco prima che arrivassi io. Era un periodo difficile, stranamente, perché sebbene avessero vinto il campionato negli ultimi cinque anni e avevano da poco conquistato la Champions League la società stava organizzando il cambiamento. Rafa Benitez era appena stato scelto come tecnico, lui era disposto a darmi sin da subito delle opportunità nonostante fossi il più giovane. In squadra però c'erano degli ottimi giocatori che avevano vinto tantissimo con il club - dei grandi giocatori - e le cose non sono andate bene per me. Ho avuto un buon rapporto con Rafa, è stato sempre molto premuroso con me e mi ha dato tanta fiducia. Si interessava moltissimo ai calciatori giovani dell'Inter. Non ho avuto l'occasione di parlare con lui del Liverpool prima che io venissi qui ad Anfield, mi sarebbe piaciuto, ma credo che lui abbia parlato bene di me con le persone vicine al club, e di questo lo ringrazio".

"Certe volte - prosegue Coutinho - anche se sei un buon giocatore e ti trovi in un buon club le cose non funzionano. Non c'è una spiegazione per questo. Poi passi in un'altra squadra e subito ti adatti alla perfezione e ti senti a tuo agio. Ho avuto alcune chance con l'Inter, ma dopo qualche anno, sicuramente da quando il Liverpool si è interessato  a me, non stavo più avendo le mie occasioni. Come calciatore quel che vuoi sempre è l'opportunità di giocare, in modo da far vedere alla gente quanto puoi far bene. Sapevo che al Liverpool avrei avuto quest'opportunità, così non ci ho pensato due volte. Parliamo di una delle squadre più grandi d'Europa, con i migliori giocatori e le più grandi ambizioni per vincere ogni trofeo importante, anche se per questo ci vorrà del tempo. Non ho dovuto nemmeno riflettere sulla decisione".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 22 novembre 2013 alle 10:30
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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