Cottarelli: "Azionariato popolare, con Interspac lo proporremo. Con la Superlega avrei smesso di seguire il calcio"

L'economista Carlo Cottarelli, grande tifoso nerazzurro, è intervenuto nel corso di 'Sky Calcio Club' per analizzare il progetto Superlega: "Non so se sia stata una mossa disperata, penso ci stessero pensando da tempo. Sicuramente è stata una mossa sbagliata, mi ha dato la sensazione di voler riportare il mondo a un periodo precedente alla Rivoluzione Francese. Se un'impresa ha costi non sostenibili di solito finisce per fallire, nel calcio succede raramente. Nel calcio è difficile che ti punisca il mercato. Di certo non si aspettavano una reazione di questo genere, altrimenti non avrebbero fatto questo annuncio. Anche il comunicato a mezzanotte mi è parso strano, forse volevano prendere tutti di sorpresa. È stato un errore clamoroso. Sarebbe diventato tutto una farsa, io non avrei più seguito il calcio se l'avessero fatto. Non sarebbe più stato calcio. È chiaro che il Covid rende le cose più pesanti, ma la speranza è che dal prossimo autunno non ci sia una nuova ondata così forte. C'erano problemi anche prima, ma ci sono anche esempi di società virtuose come il Bayern. Un tetto agli ingaggi? Da economista dovrei essere contrario, ma nel calcio potrebbe essere necessario. Servirebbe un salary cap, magari anche per i procuratori".

Sulle sanzioni UEFA: "Io lascerei perdere la strada delle sanzioni, sicuramente le società che hanno fatto questa proposta hanno fatto una figuraccia. Non punirei chi ha avanzato la proposta, a patto ovviamente che non vadano avanti".

Sull'azionariato popolare: "Con Interspac organizzeremo a settembre un evento con degli ospiti, spero anche internazionali. E proporremo questa idea romantica dell'azionariato popolare. Almeno in parte, secondo me, un club deve appartenere ai tifosi. E sarebbe un modo per aiutare i conti delle società".

Sui problemi finanziari dell'inter: "Non ne so abbastanza, ma mi pare che con un prestito siano superabili. Nell'anno del probabile Scudetto sarebbe un peccato se mancasse la liquidità".

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