Il futuro di Joao Mario resta un enorme punto interrogativo. Non è un mistero che il portoghese sia in uscita dall'Inter, vista la sua presa di posizione pre-Mondiale quando ha ammesso di non voler più tornare in Italia. In realtà, poi, in Italia è dovuto tornare perché il mercato non gli ha offerto alternative in linea o con le sue aspettative o con quelle del club nerazzurro, che non ha la minima intenzione di svenderlo. L'ex Sporting Lisbona sperava di tornare in Premier League dove il West Ham gli aveva 'prestato' una maglia per 5 mesi da gennaio a maggio, ma situazioni concrete non si sono mai verificate e il mercato di Premier League si è concluso. Adesso qualche possibilità esiste in Liga, ma il tanto ipotizzato derby di Siviglia finora non ha prodotto alcun effetto nei confronti del classe '93.

Tornato a vestire la maglia nerazzurra a Lecce contro il Lione (numero 15, perché la 10 ora è di Lautaro Martinez), accolto con i fischi dai tifosi, Joao Mario vive in una sorta di limbo, in attesa di chiamate dall'estero ma al contempo in campo al Suning Training Centre per allenarsi. Situazione complicata, perché nonostante qualcuno pensi che Luciano Spalletti possa recuperarlo (come accaduto con Marcelo Brozovic), magari schierandolo da centrocampista centrale in quella posizione dove in un mondo ideale avrebbe dovuto muoversi Luka Modric, c'è chi ritiene sia un separato in casa e che l'Inter non farà più affidamento su di lui.

Addirittura, si è vociferato per lui di un destino da fuori rosa. Idea smentita categoricamente oggi dall'allenatore, che per mettere subito un freno alle illazioni, annunciando che il lusitano non sarebbe stato convocato per la trasferta di Reggio Emilia, ha chiarito: "Joao Mario non è presente per affaticamento muscolare ed è la verità. Non va fuori rosa come ha detto qualche dirottatore di risposte. I convocati li faccio io e lui non va fuori rosa". Una mano testa, un'autentica difesa del giocatore dal tourbillon di voci che l'assenza dalla lista dei convocati avrebbe scatenato, perché per Spalletti è importante la difesa del gruppo e in questo momento il portoghese ne fa parte. Un po' come accaduto la scorsa estate, a Riscone di Brunico, a protezione di un Andrea Ranocchia dato per (gradito) partente ma successivamente fondamentale nel corso della stagione.

Poi, se da qui al 31 agosto farà nuovamente le valigie, è un altro discorso. Ma se alla chiusura dei mercati internazionali sarà ancora un giocatore dell'Inter, è probabile che il tecnico di Certaldo lo tratterà come gli altri, sperando magari che possa avere sul campo e per il bene della squadra quel carattere e quella convinzione mostrati davanti ai microfoni.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 18 agosto 2018 alle 18:15
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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