Dispiace, per carità. E non potrebbe essere altrimenti. Samuel Eto'o si è congedato ieri dall'Inter con parole riportate dai più importanti media italiani: “Grazie a tutti”, ha salutato il camerunese. “Tiferò per sempre l'Inter e mi raccomando: io vado via, ma voi continuate a vincere. Vincete anche senza di me!”. Quanto ci sia di vero in queste poche frasi da 'Libro Cuore' non è dato sapere. Quel che si sa, invece, è che Eto'o parte con la piena soddisfazione di tutti.

Sono soddisfatti i russi, che fanno il colpo del decennio e puntano a un futuro pieno di successi (ma sarà così?). E' soddisfatto Eto'o, che diventa il giocatore più pagato al mondo dopo essere diventato uno dei più vincenti di sempre. Ed è contenta l'Inter, che tra risparmio e introiti arriverà a percepire un tesoretto di quasi 100 milioni.

E i tifosi dell'Inter? Loro cosa ne pensano di questa cessione? In fondo, se ne va la stella più lucente della squadra. Se ne va colui che ha dimostrato, dentro e fuori dal campo, di meritarsi la stima incondizionata di tutto l'ambiente. Forse nessuno avrebbe mai pensato a un addio così vicino del camerunese, tanto meno a un trasferimento in Russia. Magie del Fair-Play Finanziario e del nuovo che avanza. Noi tutti ci rimettiamo alla competenza di una dirigenza che ha dimostrato con i fatti di saperci fare eccome sul mercato (parentesi Benitez a parte). Gli interisti non si sono strappati le vesti per l'addio di Ronaldo, per quello di Ibrahimovic e non se le strapperanno neppure per quello di Eto'o. Non ci saranno moti di piazza come ci furono per Kakà o come ce ne potrebbero essere per Lavezzi.

Nessuna sceneggiata, ma la consapevolezza che adesso, senza Eto'o, questo gruppo ha bisogno di almeno due rinforzi in attacco. E non due rinforzi qualunque, ma due innesti di peso. I nomi che si fanno sono i soliti: Tévez, Forlán, Lavezzi e, in ultimo, Zárate. I tifosi dell'Inter non protesteranno e non si taglieranno le vene per l'addio di Eto'o, ma hanno dentro di loro un desiderio: fare come fece il Liverpool nel gennaio scorso. Partito Fernando Torres per 58 milioni, i Red Devils si assicurarono in un paio d'ore Carroll dal Newcastle (la futura punta dell'Inghilterra) e Luís Suarez dall'Ajax. In molti si dicevano scettici sull'affare, ma a guardarlo ora viene la pelle d'oca. Compatibilmente con le cifre da reinvestire, quindi, quello che oggi sembra un handicap, domani potrebbe rivelarsi un vantaggio. E che nessuno si stracci le vesti.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 21 agosto 2011 alle 09:35
Autore: Alessandro Cavasinni
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