Cristian Chivu si presenta nella sala stampa della Johan Cruijff Arena dopo la vittoria sull'Ajax. Ecco le sue parole raccolte dall'inviato di FcInterNews.it.

Com'è stato rivedere i tuoi vecchi amici?
"Heitinga sta facendo bene, sono contento di vederlo così come tutta la gente con cui ho lavorato ad Amsterdam dal 1999 al 2003".

Si sente meglio dopo le critiche?
"Non mi sentivo peggio prima, non mi sento meglio ora. Non mi sento meno allenatore di altri, faccio il mio lavoro e il meglio per il mio club. Non penso alla mia reputazione ma a migliorare la squadra".

L'Ajax ha fatto il gioco che doveva.
"Abbiamo giocato al nostro meglio con una pressione alta e possesso palla, era importante recuperare palla nella loro metà campo e lo abbiamo fatto benissimo con la nostra maturità. Avevamo voglia di vincere, migliorare, e si è visto".

Una piccola svolta?
"Il lavoro lo abbiamo fatto, la voglia di fare prestazioni l'abbiamo sempre avuta e si è visto nel lavoro fatto in settimana. Ovviamente vieni giudicato nei risultati, come ho detto ieri è giusto così ma questa squadra ha sempre voglia di dominare la partita e fare la prestazione per portare a casa il risultato. Purtroppo nel calcio gli episodi sono determinanti, è un filo sottile tra vittoria e sconfitta. Oggi abbiamo dimostrato maturità cercando di fare subito la partita sapendo che in Champions devi avere sempre alta l'attenzione perché le squadre possono farti sempre male".

Thuram si dice non sia forte di testa, invece ultimamente sta segnando sempre così.
"Sono contento per Marcus ma anche per Esposito, Lautaro e Bonny. Si è dato tanto da fare, insieme a Pio hanno provato anche qualche buona combinazione, a volte riuscita e altre meno. Sono contento per lui che ha fatto due gol, per Pio era la prima in Europa ma sta dimostrando una maturità importante e che merita di stare in questa squadra. Sono contento di tutti per la prestazione, c'era bisogno di alzare il morale e dare qualche certezza che il lavoro fatto finora è sempre stato di buon livello".

Si fida maggiormente schierando i giocatori che hanno dato sicurezza finora?
"Le scelte sono fatte in base a quello che vedo, a come si allenano, alla voglia di riscattarsi. Un allenatore non deve mai provare a fare danni, è l'ultima cosa che cerco di fare. Si cerca sempre di aggiungere qualcosa ma non cadiamo mai nella trappola di andare a sentire altre cose. Una vittoria non ci fa diventare meglio, come non eravamo peggio prima. Bisogna dare continuittà sui risultati e lavorare sodo come fatto finora".

Un giudizio sulla reazione di Sommer?
"Rispondete voi, la mia l'ho detta, sapevamo quanto vale. Per me non è una sorpresa, i giudizi li date voi".

Come sta Lautaro?
"Ha un problema alla schiena, oggi stava meglio ma non era in grado di giocare e abbiamo concordato di tenerlo a riposo per recuperarlo il prima possibile".

GIudizio sulla qualità del gioco vista stasera. Quanta distanza c'è dal massimo che può esprimere?
"Il massimo nel calcio non esiste, ci sono alti e bassi, a volte le perdi con due tiri in porta nonostante il dominio, puoi prendere pali e traverse, bisogna accettarlo, è il calcio. Questa squadra è consapevole di quello che fa, io i voti non li dò mai li lascio a voi. Uso una parola sola: maturità".

TI hanno dato fastidio le critiche?
"Non ho sassolini da togliermi, so chi sono e cosa posso dare. Un allenatore viene giudicato in base ai risultati ed è giusto così ma come detto prima non mi sento meglio o peggio di prima, cerco di dare il massimo facendo il mio lavoro".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 17 settembre 2025 alle 23:45
Autore: Domenico Fabbricini
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