Tutti sotto esame, in primis Luciano Spalletti. Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti, "l'ombra di Conte continua ad aleggiare su Appiano e il futuro di Spalletti non può non essere legato ai risultati: c’è un terzo posto da confermare, meglio se conquistato insieme a un trofeo. E in quest’ottica la sfida di domani in Coppa Italia con la Lazio diventa già decisiva. Per Spalletti come per la squadra". E allora, proprio per quanto riguarda la squadra, la rosea divide il gruppo in tre tronconi: chi è sicuro di restare, chi è in bilico e chi invece sicuramente dirà addio a fine stagione.

CERTEZZE - Salvo sorprese sono sicuri di restare Icardi, Skriniar, Brozovic, Handanovic, Asamoah, De Vrij, Lautaro e Politano, che l’Inter dovrà riscattare per 20 milioni dal Sassuolo. Questa sarà la base da cui ripartire, al netto delle probabili offerte indecenti che in estate potranno arrivare soprattutto per Skriniar e Brozo. Ma un grande progetto non può prescindere dai grandi giocatori.

IN BILICO - Resta invece in bilico il futuro di Nainggolan, D’Ambrosio, Dalbert, Cedric e Keita, per diversi motivi. L’impatto del Ninja a Milano è stato finora deludente, un po’ per i guai fisici e un po’ per l’atteggiamento non sempre in linea con le direttive societarie. D’Ambrosio vorrà rivedere il contratto in scadenza nel 2021, ma a oggi questa non è una priorità per il club. Dalbert non ha mai convinto appieno e nei prossimi mesi dovrà dimostrare di essere da Inter, così come Cedric, appena arrivato in prestito. Discorso diverso per Keita: il senegalese ha convinto, ma i 34 milioni per riscattarlo dal Monaco sono un ostacolo grosso che l’Inter vorrebbe trasformare in qualcosa di più abbordabile (magari abbassando il cash inserendo Miranda).

AI SALUTI - Miranda, appunto, ma anche Vrsaljko, Perisic, Joao Mario e Borja Valero. Sul mercato pure Vecino e Gagliardini (già richiesto in Premier e in Liga, oltre che dalla Fiorentina, nelle ultime settimane). Ranocchia, Berni e Padelli sono in scadenza e non rinnoveranno almeno non fino a giugno, poi chissà. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 30 gennaio 2019 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print