Estate 2011. Sulla panchina dell'Inter siede Gian Piero Gasperini, Massimo Moratti ha una pazza idea. Un ritorno. Quello del figliol prodigo andato via dopo la gioia più grande, quella del Triplete. Mario Balotelli all'Inter, seconda versione: difficile, ma non impossibile. Il presidente ci pensa, lo propone a Gasperini che accetta. "Ma mi disse che eravamo i soli a volerlo all'Inter, e non bastava. C'era la possibilità concreta di prenderlo", rivelò proprio il tecnico di Grugliasco. Con lui, sappiamo tutti poi come è andata a finire. Il successore, dopo Ranieri, è stato Andrea Stramaccioni. E ricordate chi apparve ad Appiano durante la sua conferenza stampa di presentazione? Proprio Balotelli, sorridente e tornato a salutare vecchi amici.

Forse un segno del destino, chissà. Fatto sta che per Mario in Inghilterra la situazione sta diventando sempre più invivibile. Gioca poco, raramente da titolare, il Manchester City non ingrana in Europa e ci rimette anche lui. La voglia di tornare in Italia è tanta, giurano i tabloid. Seguiti anche da quotidiani britannici più affidabili, tutti uniti in una certezza: Roberto Mancini potrebbe seriamente lasciare Manchester, alla fine della stagione. E a quel punto, le porte per un addio di Balotelli diventerebbero spalancate. Perché alcuni dirigenti del City hanno rivelato di essere stufi dei suoi comportamenti. Mario è insofferente, tira aria di addio. E l'Inter si è riservata una clausoletta nel contratto dell'ex numero 45: clausola di prelazione, ovvero prima società interpellata nel momento in cui Balotelli dovesse essere ceduto.

Quest'oggi, il Corriere dello Sport ha sottolineato come Piero Ausilio sia volato proprio a Manchester nei giorni scorsi. L'occasione buona per stringere rapporti col nuovo dirigente Txiki Begiristain, ex Barcellona. E chissà che non si sia parlato anche di Mario. Il quotidiano romano giura di sì. Perché Massimo Moratti il pallino di Balotelli lo conserva, intanto l'Inter ha iniziato a riprendere fitti rapporti col Manchester City. Un primo passo, per una società che tanta voglia di tenere quel Mad Mario non ne ha più. Se dovesse andar via Mancini, poi, allora la situazione potrebbe precipitare. L'Inter guarda, resta alla finestra, per adesso - sia chiaro - non tratta.

Intanto, Balo conquista la Nazionale e quando può torna in Italia. A osservare partite, stare con i suoi amici, riassaporare aria di casa. Gli manca, inutile nasconderlo. E avrebbe bisogno di una squadra costruita attorno a lui, non di quel City che lo usa come una carta come tante dalla panchina. All'Inter, può essere la prima punta del futuro per il durante e dopo-Milito, ma anche l'erede virtuale delle seconde punte Cassano e Palacio. Duttilità in attacco strepitosa. Insomma, i suoi spazi potrebbe averli. E di sicuro, Stramaccioni una simile scommessa la accetterebbe. Il problema? Naturalmente economico. Il City sparò 30 milioni nell'estate scorsa, vedremo come evolveranno le cose durante quest'anno. Intanto, il valore scende, gli spazi si chiudono, il Mancio traballa e la voglia del City di liberarsene pare esistente. L'Inter intanto parla, guarda, resta all'uscio. Non agisce, per ora, perché i costi sono alti. Ma la tentazione è sempre lì, evidenziata da una clausola non qualsiasi, che fa trasparire una certezza: potendo, gli uomini nerazzurri lo riprenderebbero subito. Adesso, non si può. Più avanti chissà, nel calcio non si sa mai. Perché "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi... ritornano".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 09 novembre 2012 alle 13:40
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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