Protagonista martedì scorso del sorteggio del Mondiale per Club 2018 tenutosi a Zurigo, Esteban Cambiasso racconta un aneddoto curioso legato a questa competizione, quando nel 2010 si laureò campione del mondo con l'Inter: "Siamo arrivati ​​ad Abu Dhabi (per la preparazione invernale ndr) cinque o dieci giorni dopo che il Barcellona e l'Estudiantes avevano giocato la finale - ha raccontato il CuchuThe National -. Abbiamo scherzato sul fatto che l'anno dopo ci saremmo stati noi lì. Ma non solo per le partite amichevoli, ma per l'altra data. E dopo un anno siamo effettivamente arrivati. Quindi è stata una bella situazione". 

I nerazzurri, all'epoca, salirono sul tetto del mondo battendo il Mazembe, arrivato in finale contro ogni pronostico: "Nessuno in quel momento si aspettava che avremmo giocato in finale contro una squadra africana. Era strano perché di solito arrivano le europee e le sudamericane, e c'erano molti sostenitori dell'Internacional, squadra che perse la semifinale. Sappiamo che una sorpresa in finale può succedere, ma tutti al di fuori del calcio pensano che le partite siano facili, quindi vincere è stato un grande ricordo per noi perché niente è fatto finché non lo fai. Quando giochi nell'Inter hai sempre molta pressione, devi conviverci, non dipende dall'avversario. Quando giochi in un club come questo o come il Real Madrid, sai che l'obbligo è sempre cercare di vincere. La cosa non cambia a seconda di uno o di un altro avversario". 

Di quel periodo della sua carriera vissuto ad Abu Dhabi, Cambiasso ha il suo ricordo indelebile: "La finale. Conservi il miglior ricordo quando hai il trofeo in mano. E ricordo che un nostro grande amico e compagno di squadra, Walter Samuel, era out perché si era rotto i legamenti del ginocchio. Quindi non è stato un buon momento per la squadra, ma poi il nostro capitano Javier Zanetti ha indossato una sua maglietta quando ha sollevato la coppa. E' stato fantastico. Inoltre, il nostro presidente Massimo Moratti ha conquistato il trofeo molti, molti anni dopo suo padre, che lo aveva sollevato 45 anni prima". 

L'argentino tornerà ad Abu Dhabi a fine anno per l'evento che dal 12 al 22 dicembre vedrà il Real Madrid sfidare i campioni degli altri continenti: "In ogni competizione i blancos sono automaticamente tra i favoriti. Ma nel calcio questo non è importante, o potrebbe essere importante prima che la palla inizi a muoversi. Dopo che la palla si muove, non c'è un favorito. Devi mostrare se sei il migliore. Il Mazembe nel 2010 è stato importante per l'intera competizione, perché tutti possano capire che ogni club ha la possibilità di arrivare in finale e vincere la coppa. Mi aspetto un altro grande torneo negli Emirati Arabi".

VIDEO - L'ARGENTINA DI ICARDI E LAUTARO A SPASSO PER HOLLYWOOD: C'E' ANCHE UNA VECCHIA GLORIA INTERISTA

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 settembre 2018 alle 17:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print