Il ritorno di Wesley Sneijder alla Pinetina è stato carico di gelo. Il giocatore ha varcato i cancelli intorno alle 9.30 di ieri, ma non era in condizione di allenarsi a causa di un forte attacco febbrile, verificato anche dal medico. Così l'olandese si è trasferito nella sua camera. L'accoglienza per lui è stata piuttosto fredda, anche se era difficile immaginarsi qualcosa di diverso visto che il giocatore non ha fatto di meglio che arrivare con un giorno di ritardo. Anche con parte dei compagni il rapporto è freddo. Sneijder è diventato di fatto un separato in casa, e questo non è altro che il risultato di un percorso iniziato la scorsa primavera.

L'olandese è spesso infortunato e poco disposto al sacrificio. Secondo il Corriere dello Sport intorno al 15 marzo erano cominciati i primi flirt con l'universo rossonero. Frequenti i contatti con Boateng, per i più maligni l'olandese avrebbe messo in atto una precisa strategia. Quale? Arrivare a un logoramento dei rapporti con il pianeta Inter da spingere Moratti a concedergli la risoluzione del contratto. Sneijder sarebbe convinto di trovare una stanza a Milanello, dove il suo primo sostenitore è Allegri. Il problema - al di là dell'ingaggio fuori portata (6 milioni sono troppi per il Milan) - è che l'Inter la vede in maniera totalmente opposta e non ha alcuna intenzione di lasciarlo libero. E da Palazzo Saras arrivano garanzie sul fatto che la linea non cambierà nemmeno nelle prossime settimane.

La società nerazzurra è convinta di riuscire a vincere il braccio di ferro. Insistere con certi atteggiamenti può risultare controproducente per il numero 10, che si toglie così solo dai giochi e toglie il club dal rischio di cause per mobbing o simili. Prima o poi l'ex Real dovrà rendersene conto: nel senso che sarà costretto ad abbassare le sue pretese sulla situazione. Manchester e Paris SG possono avere tutto il fascino del mondo ma non si sono mai fatte avanti. Lo hanno fatto Liverpool e Schalke ma Sneijder le ritiene all'altezza. In ogni caso il club di corso Vittorio Emanuele si augura quanto prima una presa di coscienza: serve un acquirente per poi investire tutto il ricavato su Paulinho o un centrocampista di alto livello.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 04 gennaio 2013 alle 09:33 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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