Uno che l'Inter ce l'ha dentro è sicuramente Beppe Bergomi, che alla Gazzetta dello Sport parla del Dna nerazzurro con riferimento a Federico Dimarco, l'uomo del momento.

Bergomi, crescere nell’Inter e arrivare a imporsi tra i grandi: cosa si prova?
"Sono sensazioni straordinarie: ti guardi indietro e ti godi tutto il percorso fatto, i sacrifici che ti hanno portato fin lì. Per riuscirci devi fare tanta fatica perché nessuno ti regala niente".

Si ricorda la sua emozione?
"Per me era un sogno, ma erano altri tempi. Quando poi sono diventato capitano, per prima cosa provavo a far capire ai nuovi cosa significava indossare la maglia dell’Inter".

Quanto c’è del passato di Dimarco in questa sua ascesa?
"Tanto, tantissimo. Il senso di appartenenza e il Dna nerazzurro lui ce lo ha dentro e certe cose non si imparano, non le alleni. Crescere nel settore giovanile di un club come l’Inter, per un milanese ma anche per un lombardo, significa molto. Impari sin da bambino il peso della maglia, la storia del club, la responsabilità che ti accompagna quando sei un giocatore nerazzurro. E infatti la cosa che mi impressiona di più di quest’ultimo Dimarco è la sua grande personalità: San Siro è uno stadio esigente, nei momenti di difficoltà ti mette pressione. E lui non si scompone, ma si esalta. Federico incarna in tutto lo spirito nerazzurro".

Sezione: Focus / Data: Ven 07 ottobre 2022 alle 10:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print