Giornata di interviste oggi per Nicolò Barella, che si è soffermato a parlare anche a Sky Sport dopo la chiacchierata con Sportmediaset. Si parte dal rinnovo fino al 2026, siglato ormai un mese fa: "L'Inter mi ha sempre dimostrato fiducia anche prima del rinnovo, sono felice di aver trovato l'accordo. Spero siano contenti anche i tifosi di questa mia scelta, ringrazio loro e la società che mi hanno sempre appoggiato".
L'ex Cagliari sul futuro da capitano nerazzurro rinvia ogni discorso per un motivo: "Ci sono Samir (Handanovic ndr) e Ranocchia, giocatori che hanno passato periodi bui in un'Inter che non è quella di adesso: ora è giusto si godano il momento, sono loro i capitani e non siamo felicissimi del loro aiuto".
Il discorso inevitabilmente si sposta sull'espulsione rimediata al Bernabeu: "Mi dispiace perché, rivedendolo, è una scena che non mi piace E' stata una brutta reazione, anche Militao ha sbagliato a spingermi contro i cartelloni, Potevamo evitare entrambi, io ho sbagliato a cadere in un tranello; chiedo scusa a tutti perché ho lasciato in dieci la squadra in una gara importante. E' ciò che mi dispiace di più. La partita col Real comunque ci lascia consapevolezza, siamo andati a Madrid a fare la partita e siamo stati condannati dagli episodi come il mio gol sbagliato davanti alla porta. Stava a noi mettere la gara in una determinata direzione, ci rimane la consapevolezza per il futuro".
A proposito di fiducia, quella ereditata dal biennio Conte ha un valore inestimabile: "Ciò che abbiamo vissuto l'anno scorso ci dà tanta consapevolezza, abbiamo uno scudetto sul petto, abbiamo imparato dai nostri errori. Poi il mister (Inzaghi ndr) ci ha dato un qualcosa in più, magari più serenità, probabilmente quello ci ha aiutato dopo due anni intensi e difficili che ci hanno dato tante soddisfazioni".
Si passa a parlare del rapporto tra Barella e Brozovic: "Un sardo e un croato assieme, una barzelletta (ride ndr). L'amicizia è nata perché Brozo è uno vero, sempre sincero, ci ritroviamo molto caratterialmente. Abbiamo creato un legame, ci divertiamo insieme".
Barella apre anche il capitolo Nazionale: "Siamo campioni d'Europa, quindi anche gli altri dovrebbero preoccuparsi. C'è stato un momento in cui la palla non voleva entrare, ora proveremo ad andare ai Mondiali attraverso gli spareggi: sono convinto che ce la faremo".
Arriva, infine, il momento del giochino in cui Barella è chiamato a fare il sommelier scegliendo un vino per ogni obiettivo personale: "Mi piacerebbe segnare dieci gol perché è da tanto che non segno, quindi ordino le bollicine. Un gol al Cagliari? Non posso volerne un altro, quando ho segnato l'anno scorso ho chiesto subito scusa. Infine, visto che mi piacerebbe dimenticare quello successo col Real martedì, ordino un vino doc per l'assist che ho fatto contro di loro l'anno scorso. Sicuramente nelle bottiglie magnum metterei la seconda stella, sarebbe la conferma del lavoro fatto: daremmo continuità al percorso intrapreso. Poi è chiaro che mi piacerebbe esserci a Qatar 2022".
L'ex Cagliari sul futuro da capitano nerazzurro rinvia ogni discorso per un motivo: "Ci sono Samir (Handanovic ndr) e Ranocchia, giocatori che hanno passato periodi bui in un'Inter che non è quella di adesso: ora è giusto si godano il momento, sono loro i capitani e non siamo felicissimi del loro aiuto".
Il discorso inevitabilmente si sposta sull'espulsione rimediata al Bernabeu: "Mi dispiace perché, rivedendolo, è una scena che non mi piace E' stata una brutta reazione, anche Militao ha sbagliato a spingermi contro i cartelloni, Potevamo evitare entrambi, io ho sbagliato a cadere in un tranello; chiedo scusa a tutti perché ho lasciato in dieci la squadra in una gara importante. E' ciò che mi dispiace di più. La partita col Real comunque ci lascia consapevolezza, siamo andati a Madrid a fare la partita e siamo stati condannati dagli episodi come il mio gol sbagliato davanti alla porta. Stava a noi mettere la gara in una determinata direzione, ci rimane la consapevolezza per il futuro".
A proposito di fiducia, quella ereditata dal biennio Conte ha un valore inestimabile: "Ciò che abbiamo vissuto l'anno scorso ci dà tanta consapevolezza, abbiamo uno scudetto sul petto, abbiamo imparato dai nostri errori. Poi il mister (Inzaghi ndr) ci ha dato un qualcosa in più, magari più serenità, probabilmente quello ci ha aiutato dopo due anni intensi e difficili che ci hanno dato tante soddisfazioni".
Si passa a parlare del rapporto tra Barella e Brozovic: "Un sardo e un croato assieme, una barzelletta (ride ndr). L'amicizia è nata perché Brozo è uno vero, sempre sincero, ci ritroviamo molto caratterialmente. Abbiamo creato un legame, ci divertiamo insieme".
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Giovedì 12 dic