L'Inter ha fretta e, nonostante si sia solo a inizio luglio, si comincia ad avvertire quel fastidioso senso di ritardo sulla tabella di marcia. Marotta e Conte volevano arrivare al ritiro di Lugano con una serie di questioni risolte. "La prima, chiaramente, è quella di Mauro Icardi. La seconda, la sostituzione dell’argentino con i due giganti: Dzeko in primis, Lukaku in seconda battuta - spiega la Gazzetta dello Sport -. Poi si contava di aver chiuso per Barella e per gli altri due obiettivi identificati (Lazaro e Sensi), oltre a Godin".

La situazione che in questo momento resta preminente è palesemente quella relativa all'attacco, anche per una mera ragione numerica. "Lautaro resterà in vacanza fin dopo la tournée asiatica, Keita non è stato riscattato, Perisic verrà impiegato da esterno sinistro (e comunque è atteso a un colloquio col tecnico) - riassume la rosea -. In Svizzera, nella settimana in cui l’ex c.t. conta di mettere le basi della sua stagione, a disposizione potrebbero esserci solo Politano (che verrà impiegato da punta pura), i giovani della Primavera (probabilmente Colidio ed Esposito), più Mauro Icardi. E sull’ex capitano Conte è risoluto: è fuori dal progetto tecnico. Ecco allora spiegato, visto lo stop su Dzeko, il tentativo di stringere i tempi per Romelu Lukaku, a sua volta impaziente e più che mai deciso sul suo futuro a Milano. In questi giorni l’a.d. Marotta proverà un nuovo approccio con lo United, che è disponibile a cedere, che era partito da 85 milioni, che potrebbe accontentarsi di 70-75. L’Inter proverà a 'dilazionare' il pagamento con la solita modalità del prestito fortemente oneroso e obbligo di riscatto. Se i Red Devils accettano la formula, il più potrebbe essere fatto".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 03 luglio 2019 alle 08:21 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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