Per alcuni è vecchio, per altri è logoro. In molti lo avrebbero voluto cedere, magari anche senza ricavarne un euro. Quasi fosse un peso morto. E invece Dejan Stankovic un peso morto non lo è mai stato e mai lo sarà per l'Inter. Lui, che si sente il nerazzurro tatuato a fuoco sulla pelle, continuerà almeno per un altro anno a indossare con orgoglio la maglia nerazzurra numero 5.

Contratto in scadenza il 30 giugno 2014 a circa 3 milioni a stagione: questi i numeri crudi che vengono utilizzati dai detrattori del serbo. Numeri che parlano di un esborso lordo di quasi 6 milioni di euro per i prossimi due anni. A occhio non un grande affare per un giocatore che il prossimo 11 settembre compirà 34 anni e che è reduce d un'annata tribolata a causa dei soliti problemi al tendine d'Achille. Quel tendine operato nel finale della stagione passata e che fatalmente gli ha negato il ritiro attuale di Pinzolo. Un handicap non da poco per uno come lui, che fa della forza fisica e del sacrificio armi imprescindibili.

Inutile negarcelo: Stankovic arriva all'alba del nuovo campionato non al meglio e con parecchio terreno da recuperare nelle gerarchie di Stramaccioni. Eppure, nonostante i tanti 'contro', l'Inter e il suo tecnico credono fermamente in Dejan. Qualche voce di mercato aveva fatto alzare le antenne, come quella che riguardava il West Ham. Poi tutto è svanito e lo stesso Stankovic ha confermato la sua permanenza nel club in cui arrivò nel gennaio 2004 assieme ad Adriano.

Con l'Inter, Deki ha vinto tutto, diventando uno dei giocatori con più titoli nella storia del calcio. Con  l'Inter sarà a Spalato, nonostante non sia ancora pronto a tornare in gruppo. I tempi restano lunghi, sia in considerazione della tipologia dell'intervento, sia per le caratteristiche fisiche.

Un segnale forte che ha lanciato Deki. Un segnale, l'ennesimo, di un giocatore e di un uomo di primo livello. Qualcuno ha parlato di riduzione dell'ingaggio come Samuel e Chivu: non è dato sapere se questa riduzione ci sarà, resta il fatto che Stankovic merita il massimo rispetto. E non si tratta di riconoscenza, perché significherebbe un insulto per uno come lui. Dejan potrà ancora dire la sua, basti ricordare una delle ultime apparizioni in maglia nerazzurra come mediano davanti la difesa in quell'Udinese-Inter 1-3: giocò un match magnifico. In quella zona del campo resta un gran giocatore. E a prescindere, Stankovic sarà una delle anime forti anche fuori dal campo. Uno di quelli che sa fare gruppo e permettere che tutto vada per il verso giusto.

Il calcio non è solo un'accozzaglia di figurine, ma soprattutto uno sport colmo di dettagli spesso nascosti. Stankovic serve ancora a questa Inter e continuerà a dimostrarlo. Come ha sempre fatto finora.
  
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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 agosto 2012 alle 13:10
Autore: Alessandro Cavasinni
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