Il manifesto di pura bellezza. Estetica ed efficiente. Eccolo qui, che ritorna, quasi ciclicamente. E chissà che non ci sia stata una mano metafisica, speciale, proveniente dall'alto, a fornire una spintarella necessaria all'attivazione del moto del riscatto, della ripresa d'un cammino iniziato alla grandissima ma che ultimamente era stato alle prese con una piccola interruzione. Archiviare l'unica sconfitta in campionato maturata sette giorni fa a San Siro contro l'Inter era l'unico obiettivo del Napoli, che nel frattempo aveva perso giovedì le coordinate della bussola nella gelida trasferta di Mosca contro lo Spartak. Ma nella notte dedicata al ricordo, alla memoria, e alla venerazione del compianto Diego Armando Maradona, i partenopei si scatenano ai blocchi di partenza, lasciando subito intendere alla Lazio di Sarri che dovrà trascorrere una serata all'insegna di patimenti e sofferenze plurime.

UN, DOS.... È un rimpallo al 7' ad aprire le danze del vantaggio, facendo esplodere "Il Maradona" quando il tiro di Mertens (in serata di grazia), intercettato in prima istanza da Acerbi, scatena la scaltrezza agonistica di Zielinski al rimorchio concluso dall'esplosione d'un destro bellicoso che non lascia il tempo d'intervento a Reina. Spalletti dà indicazioni, ma ad osservare i movimenti automatici della squadra pare non essercene bisogno, perché il Napoli macina un gioco intenso e dinamico, si diverte e fa divertire, riempie gli occhi di tracce tecniche d'assoluta padronanza, sapendo accelerare nei momenti opportuni e rallentare per rifiatare e ripartire con la costruzione da dietro. Il raddoppio è coordinato dalla regia d'un suggerimento profondo che Insigne appoggia al limite per Mertens, scivola Acerbi, così il belga si prende gioco di Patric spedendolo a pagare il conto con una finta per poi aprire il destro che Reina si vede costretto a raccogliere in fondo al sacco.

...TRES MERAVILLA E FIESTA. La Lazio reagisce con l'incursione e la botta di Immobile respinta in angolo da Ospina (21'), poi Luis Alberto si coordina dal limite sparando una volèe che esalta i riflessi di Ospina (25'), prima dello stacco imperioso di Acerbi che si stampa sulla parte alta della traversa. Quando attacca il Napoli non ci sono interpretazioni: il tris ha un sapore meraviglioso. Un disegno parabolico incredibile che Mertens pennella mandando in visibilio il popolo partenopeo. La strada s'arrampica di fronte a Milinkovic e compagni, che un brutto spavento lo corrono rischiando di soccombere ancora quando Mario Rui sgancia il destro a giro ma Reina risponde presente (58'). Lo stadio è una bolgia, la gestione del pallone è sopraffina e il poker lo serve Fabian Ruiz dalla sua mattonella dei 25 metri. Vetta in solitaria, Sarri tramortito con una dolce meraviglia all'alba di una notte eterna... nel ricordo di Diego. Per sempre.
Sezione: Il resto della A / Data: Dom 28 novembre 2021 alle 22:43
Autore: Niccolò Anfosso
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