Il tecnico della Primavera nerazzurra Armando Madonna è intervenuto in zona mista al Breda di Sesto San Giovanni a margine della vittoria interna ottenuta dall'Under-19 nerazzurra contro i pari età del Genoa. Di seguito le sue dichiarazioni.

Il secondo posto è ormai in cassaforte: come vede la squadra in vista della post-season?
"Innanzitutto mancano ancora delle partite, perciò il secondo posto non è così scontato. Ma è logico che questa vittoria ci abbia dato un vantaggio. Anche se è stata dura e difficile: nel primo tempo abbiamo fatto una partita lenta, non eravamo veloci nel muovere la palla, c'erano le possibilità di entrare ma gli attaccanti si sono mossi poco ed i centrocampisti hanno mosso poco la palla. Abbiamo accelerato un po' all'inizio del secondo tempo, creando delle buone occasioni. Abbiamo fatto una buona gara a cavallo tra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa, guardando davanti e attaccando un po' gli spazi. Dopo a livello caratteriale abbiamo resistito, subendo solo un tiro che era pericolosissimo ma aver subito una sola conclusione in 90' è un risultato importante".

Adesso si stanno vedendo i risultati del percorso stagionale, basti pensare ai tre attaccanti puri con cui questa squadra gioca. E la difesa non subisce gol da tre partite consecutive...
"Quando si arriva a fine stagione, la cosa più importante è mantenere l'equilibrio e non perdere gol, perché poi diventa dura ripartire. Per le fasi finali incontriamo squadre forti ma stanche: tra queste ci siamo anche noi. Perciò l'equilibrio diventa più importante che all'inizio, perché quando si sta bene si viaggia a mille all'ora e si riesce a correggere certi errori di posizione. Così, invece, è importante essere ordinati. Abbiamo lavorato su questo, stiamo trovando l'equilibrio. Con tre attaccanti non è facile: quando oggi ce li saltavano facilmente, noi andavamo sempre in difficoltà. Bisogna lavorare anche su questo: devono pressare di più, per giocare con tre attaccanti bisogna correre. Se corriamo tutti, le nostre qualità escono. Se non c'è la squadra, diventa dura".

FcIN - Salcedo oggi ha sfidato il suo passato. Di recente è stato convocato da Roberto Mancini per lo stage in Nazionale maggiore: cosa gli ha detto e come giudica la sua parabola dopo un inizio in cui ha zoppicato?
"E' un giocatore importante, si allena tanto con la prima squadra per cui mister Spalletti e gli altri giocatori hanno influito molto su di lui. La convocazione dev'essere un premio per questo lavoro che ha fatto, un punto di partenza. Il ragazzo è giovane, deve essere bravo e sapere che deve migliorare ancora tanto per diventare un giocatore importante".

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Sezione: Giovanili / Data: Sab 27 aprile 2019 alle 15:31 / Fonte: dall'inviato Mattia Zangari
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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