"Credo che coloro che da ieri parlano in un certo modo dei tifosi interisti in realtà non li conoscono affatto. Siamo tutti amareggiati per le sconfitte subite contro Milan e Schalke, ma questa squadra da sei anni consecutivi che non fa altro che vincere e credo che qualcuno non aspettava altro che il momento della prima difficoltà per poterci criticare. Noi, però, ormai sappiamo come funziona e per nostra fortuna siamo sempre andati al di là di certe cose, mi stupirei se si parlasse sempre bene, in tal caso ci sarebbe da preoccuparsi...". Così Javier Zanetti descrive la realtà del momento attuale dell'Inter e della tifoseria nerazzurra, in un'anticipazione dell'intervista che andrà in onda stasera nel corso di "Prima Serata" su Inter Channel.

"Il tifoso interista - spiega Zanetti - non deve farsi condizionare dalle critiche, da tutto quello che in questi giorni si sente e si legge a proposito dell'Inter, deve ragionare con la propria testa. Noi giocatori lo sappiamo: quando si vince, sei un fenomeno, quando si perde, sei nulla. Il vero tifoso interista, però, capisce quando una squadra ci tiene e credo che alla nostra, sotto questo punto di vista, non si possa rimproverare niente".

"Se non avessi fatto il giocatore, sarei un cantante", rivela il capitano. Poi, inevitabilmente, il discorso scivola sull'attualità e sul duplice k.o. subito dall'Inter dal Milan e dallo Schalke: "Sono state due sconfitte inaspettate, ma nessuno può mettere in dubbio il valore di questo gruppo, andremo avanti e vediamo cosa accadrà, ma io credo che tutto sia possibile, nel calcio tutto è possibile, loro hanno realizzato 5 gol a San Siro, perchè non potremmo farlo noi a Gelsenkirchen? Sarà difficile, ma questa squadra ha dei valori che non si discutono".

Tante le domande dei tifosi per colui che viene definito "il padrone dello spogliatoio nerazzurro" e per questo in grado di spiegare quello che accade nel dietro le quinte. Gioacchino da Marsala chiede quali siano potute essere le cause del k.o. subito martedì sera, forse un calo fisico, tattico o motivazionale: "Direi piuttosto che è stata una partita un po' strana nel secondo tempo - replica il capitano -. Siamo passati da quello che poteva essere il 4-2 per noi al 4-2 per loro, poi l'espulsione di Chivu ha reso tutto più difficile. Il nostro morale? Sicuramente è stata una mazzata per tutti noi, ma ora dobbiamo rialzarci e reagire come abbiamo fatto tante volte, come una grande squadra deve sapere fare. Ripeto, ciò che conta è non farsi condizionare da nulla e nessuno deve mettere in discussione il valore di questa questa squadra dal punto di vista calcistico e dal punto di vista umano. No, a questo non ci sto. Non ci sto perché conosco i miei compagni e so quanta voglia hanno di continuare a vincere. Non dimentichiamo che questa squadra è ripartita a gennaio per fare una rincorsa senza soste nella quale pochi credevano, e forse stiamo pagando anche questo".

Sezione: FOCUS / Data: Gio 07 aprile 2011 alle 19:17 / Fonte: Inter Channel
Autore: Christian Liotta
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